«Gratteri darà seguito alle nostre denunce»
CATANZARO È stata poco più di una visita di cortesia quella dei parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci e Paolo Parentela hanno fatto, stamattina, al neo procuratore di Catanz…

CATANZARO È stata poco più di una visita di cortesia quella dei parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci e Paolo Parentela hanno fatto, stamattina, al neo procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. I deputati pentastellati lo hanno infatti raggiunto nei suoi uffici presso il Palazzo “Blasco” per sottoporre, come già avevano fatto al suo predecessore, tutti gli esposti presentati in tema di sanità e ambiente in Calabria.
«Con il dottor Gratteri condividiamo la stessa preoccupazione su come viene gestita la cosa pubblica – spiega Dalila Nesci al termine dell’incontro –, cioè in assenza di alcun controllo politico e morale delle istituzioni. In questi anni, il Movimento 5 Stelle ha fatto delle denunce molto pesanti sottolineando sistematicamente gli abusi della struttura commissariale nella sanità come le questioni inerenti la verifica dei requisiti dei reparti ospedalieri o le nomine fatte dall’esecutivo regionale, senza dimenticare i fondi “a buffo” che l’università di Catanzaro prende per le attività del Policlinico. In Calabria c’è una gestione mafiosa della sanità, ormai possiamo dirlo».
Quanto alle recenti nuove nomine della giunta regionale all’Asp di Reggio Calabria dopo l’addio del commissario Priolo e alla scelta del presidente del consiglio regionale Nicola Irto di procedere alla selezione tramite sorteggio dei rappresentanti di Palazzo Campanella negli enti sub-regionali, Nesci e Parentela hanno espresso forte perplessità: «Oggi abbiamo letto del nuovo commissario all’Asp di Reggio e delle nuove nomine, forse il nostro pressing per la legalità è servito a qualcosa. Trovo però un po’ contraddittoria anche l’azione del presidente del consiglio regionale Irto che ha proceduto con delle nomine a sorteggio, visto che in questi anni hanno sempre ignorato le nostre denunce sulle nomine illegittime. Mi sembra un atteggiamento di parata e non di sostanza, visto che le nostre richieste in questi anni sono state ignorate in maniera onerosa da parte della Regione Calabria».
Ancora una volta, poi, sulla struttura commissariale in generale e soprattutto sul ruolo del sub-commissario Urbani si è concentrato l’intervento di Parentela: «Urbani percepisce uno stipendio di ottomila euro al mese e si reca forse una volta alla settimana a lavoro. Inoltre la Regione Calabria, anziché rispettare un bando e scegliere persone competenti alla guida delle Asp, preferisce prorogare le nomine agli amici degli amici, magari provocando poi dei disastri come avvenuto nel reparto neonatale di Crotone».
Anche i temi legati all’ambiente e più specificamente delle discariche di Casignana, di località Marra, vicino a Gimigliano, e di località Bagni, Lamezia Terme, oltre che del sito sotto sequestro a Borgia, in provincia di Catanzaro, hanno trovato spazio nell’incontro con Gratteri: «Molti siti e discariche non sono stati bonificati, per questo siamo sotto procedura di infrazione e paghiamo una sanzione corposa all’Europa». Nel mirino del Movimento è finita anche la nomina del dirigente regionale Domenico Pallaria, nomina che secondo i parlamentare pentastellati «è illegittima».
Dal canto suo, Gratteri non ha fatto altro che prendere atto delle segnalazioni dei parlamentari: «Il procuratore ci ha spiegato che, essendosi appena insediato, ha bisogno di tempo per avviare le indagini – ha concluso Parentela –. Gli abbiamo quindi augurato “buon lavoro”, il nostro è infatti un “arrivederci” perché se avrà bisogno di noi, noi saremo a disposizione dei suoi uffici».
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it