Inquinamento ex Legnochimica, avviate le analisi ambientali
COSENZA Inizieranno lunedì le analisi sui pozzi e i laghi nell’area dell’ex Legnochimica di Rende. Si tratta degli accertamenti che la Procura di Cosenza ha affidato al professore dell’Università del…

COSENZA Inizieranno lunedì le analisi sui pozzi e i laghi nell’area dell’ex Legnochimica di Rende. Si tratta degli accertamenti che la Procura di Cosenza ha affidato al professore dell’Università della Calabria Giovanni Sindona del dipartimento di Chimica dell’Unical. L’obiettivo sarà quello di accertare il livello di inquinamento dell’ex Legnochimica, chiusa da anni e sequestrata nei mesi scorsi dagli uomini del Nipaf (il Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale) perché la falda acquifera è risultata fortemente inquinata da metalli pesanti.
L’area, in cui non sono mai state eseguite operazioni di bonifica o messa in sicurezza, è stata periodicamente interessata da fenomeni di incendio, dovuti alla combustione dei rifiuti che hanno sprigionato nell’aria sostanze tossiche. Un fenomeno che non è passato inosservato e che ha visto la denuncia in passato di amministratori e cittadini. La Procura, infatti, ha iscritto nel registro degli indagati Pasquale Bilotta in qualità di liquidatore rappresentante della società Legnochimica e i suoi due soci, difesi dall’avvocato Pietro Perugini. Secondo l’accusa, Bilotta avrebbe omesso di provvedere alla bonifica dell’area dove c’è l’ex stabilimento, a contrada Lecco di Rende.
mi.mo.