CORIGLIANO CALABRO È giunta nel porto di Corigliano Calabro la nave di Medici senza frontiere “Dignity I” con a bordo oltre 40 migranti recuperati in questi giorni nel Canale di Sicilia. Nel gruppo vi sono 360 uomini, 40 donne e tre minori. Al molo, a seguire le fasi dello sbarco anche il sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe Geraci, che in passato aveva lamentato la mancanza di fondi per l’accoglienza minacciando lo stop agli aiuti. «Non c’è stata nessuna conversione da parte mia – ha detto oggi – perché sin dall’inizio siamo stati accoglienti. Ma poi è accaduta una piccola frizione con le autorità sovracomunali in seguito all’alluvione del 12 agosto scorso e il territorio non era in grado di accogliere, dopo dopo 15 giorni dall’evento, anche gli immigrati. È una parentesi chiusa. Oggi abbiamo dato la massima disponibilità. Ci chiediamo però fino a quando durerà tutto questo perché potrebbe diventare un problema accogliere i minori che sono affidati al Comune di Corigliano».
Al porto anche l’arcivescovo di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano. «Il territorio calabrese – ha detto – non è secondo a nessuno in questa sfida umanitaria. Bisogna però affrontare il discorso dell’accoglienza perché c’è una mancanza di strutture e di personale specializzato. Grazie però ai volontari e all’amore che li contraddistingue riusciamo a sopperire alle esigenze».
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