Due proiettili e una bottiglia di benzina per il sindaco di Botricello
BOTRICELLO Nuove minacce, a distanza di pochi giorni dalle prime, sono state recapitate al sindaco di Botricello Tommaso Laporta. Martedì mattina il primo cittadino ha trovato sulla propria automobil…

BOTRICELLO Nuove minacce, a distanza di pochi giorni dalle prime, sono state recapitate al sindaco di Botricello Tommaso Laporta. Martedì mattina il primo cittadino ha trovato sulla propria automobile dei proiettili e una bottiglia di benzina, con accanto la scritta “Scegli tu”.
L’atto intimidatorio arriva a dieci giorni di distanza dalla lettera minatoria recapitata a Laporta tramite posta da parte di un fantomatico “Tribunale del popolo” e nella quale si minacciava: «Non ti sarva nessuno». Anche martedì mattina, come nella precedente occasione, il sindaco ha avvertito dell’accaduto i carabinieri di Botricello. Ad ogni modo il clima a Botricello non è sereno per amministratori e funzionari da un po’ di tempo a questa parte. Sempre a inizio giugno, ignoti hanno squarciato le gomme di un mezzo della raccolta rifiuti e una lettera di minacce era stata indirizzata al tecnico del Comune, Domenico Potami, sulla quale erano riportate minacce e il disegno di una pistola.
SITUAZIONE POLITICA ROVENTE Anche da un punto di vista politico la situazione a Botricello è arroventata. I motivi di scontro tra maggioranza e opposizione non mancano, prima fra tutti la dichiarazione di dissesto voluta dalla maggioranza e adottata dal sindaco e fortemente avversata dall’opposizione guidata da Michelangelo Ciurleo, già sindaco di Botricello e nel gruppo l’Altra Botricello. Giusto una settimana fa il primo cittadino aveva fatto circolare per le vie della città un manifesto nel quale comunicava ai cittadini il perché della decisione di adottare il dissesto. «Cari concittadini, molti di voi sanno – scriveva Laporta nella sua nota – che negli ultimi anni i debiti del Comune si erano fatti estremamente gravosi per poterne garantire la stabilità. Questa pesantissima eredità ci ha indotti alla massima responsabilità, adottando uno strumento doloroso come il dissesto finanziario per interrompere un’agonia amministrativa già protratta forzatamente per lunghi anni. Assumersene la responsabilità è servito a garantire al nostro Comune la continuità di esercizio malgrado il profondo stato di crisi. Del resto lo strumento del dissesto è stato pensato dal legislatore, non da me, e proprio per salvare i comuni che versano in pessime condizioni finanziarie come Botricello». La nota mette anche in evidenza quelli che sono gli scontri interni al consiglio: «La scelta, ve lo assicuro, non è stata facile, perché sappiamo che chi coltiva interessi di parte è disposto a tutto pur di tenervi il cappio al collo e non esita a diffamare vigliaccamente nascondendosi dietro un anonimato che è ormai il segreto di Pulcinella». Un’altra occasione di scontro tra maggioranza e opposizione si è verificata nel corso dell’ultimo consiglio comunale, lo scorso sabato, e si è conclusa con una lettera dei consiglieri di opposizione al prefetto Luisa Latella per chiedere la sospensione del consigliere di maggioranza Giovanni Camastra, anche lui ex sindaco di Botricello, perché condannato in due diversi procedimenti, uno perché avrebbe falsificato i timbri di alcuni preventivi e l’altro per abuso d’ufficio. Sabato scorso Camastra è tornato in consiglio dopo una lunga assenza. Il gruppo l’Altra Botricello era assente, autosospeso dopo essere stato espulso dall’aula per avere alzato i toni nel corso di una querelle. Camastra ha attaccato l’opposizione definendola «indegna di sedere in questa aula». Immediata la reazione de l’Altra Botricello che ha scritto al prefetto perché applichi la legge Severino. C’è poi la questione dei rifiuti, anche questa terreno di scontro tra maggioranza e opposizione da quando, a dicembre, con un’ordinanza sindacale era stato prorogato l’appalto pubblico per la gestione del servizio dei rifiuti.