Agguato a Cosenza, fermato l'aggressore
COSENZA Ci sarebbero motivi personali e passionali all’origine del gesto di Filippo Rovito, l’uomo ritenuto responsabile di aver esploso colpi di pistola nei confronti dell’ex consigliere comunale di…

COSENZA Ci sarebbero motivi personali e passionali all’origine del gesto di Filippo Rovito, l’uomo ritenuto responsabile di aver esploso colpi di pistola nei confronti dell’ex consigliere comunale di Cosenza Roberto Sacco e del figlio, che sarebbe stato il vero obiettivo. Rovito al momento si trova negli uffici della Questura dove si è presentato da solo e in queste ore sta rilasciando spontanee dichiarazioni agli agenti della Mobile. Secondo quanto emerso dalle indagini – coordinate dal procuratore aggiunto Marisa Manzini e dal sostituto Donatella Donato – Rovito avrebbe voluto “punire” il figlio di Sacco perché lo ritiene responsabile della fine della sua relazione con la mamma della fidanzata del figlio dell’ex consigliere. Ma si tratta di un movente che – precisano gli inquirenti – è ancora tutto da verificare e chiarire. Il pm Donato sta emettendo un provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo.
LA SPARATORIA La sparatoria è avvenuta dopo la mezzanotte di sabato nei pressi di via Popilia, quartiere popolare di Cosenza. L’aggressore, che era a bordo di una Mercedes, ha esploso dei colpi di pistola contro l’auto di Sacco mentre l’ex consigliere era in macchina assieme al figlio.
Sacco – che nelle passate elezioni ha sostenuto il candidato a sindaco Enzo Paolini – ha subito presentato denuncia in questura e ha rilasciato un commento sul suo profilo Facebook: «Sto bene per fortuna. L’autore è uno squilibrato che cammina armato e fa uso di psicofarmaci». E ha riferito ai poliziotti informazioni sul presunto autore.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it