Economia in crisi, Santelli: «Regione fuori dai grandi progetti»
COSENZA «Gli ultimi dati pubblicati da Unindustria regionale fotografano la forte crisi economica della nostra regione, incapace di seguire il già flebile segnale più che si registra a livello n…

COSENZA «Gli ultimi dati pubblicati da Unindustria regionale fotografano la forte crisi economica della nostra regione, incapace di seguire il già flebile segnale più che si registra a livello nazionale». Lo afferma Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia e deputata. «Settemila posti di lavoro persi nel 2015 – prosegue – sono la riprova di una stagnazione che non accenna a diminuire e che ha diverse concause. Il piano di sviluppo industriale è fermo a due anni orsono e non ha registrato alcuna modifica, al netto dell’annunciata partenza del Patto siglato con Renzi. Le macroaree, da Gioia Tauro a Corigliano, individuate in ragione della sinergia strategica con le zone di espansione portuale, continuano a essere avulse da progetti collaterali specifici. Ricordiamo il fallimento dell’accordo con la joint venture americana per lo stabilimento automobilistico che sarebbe dovuto sorgere proprio a Gioia. La Zes continua a essere una chimera, mentre altre realtà mediterranee, come Malta, acquisiscono maggiore rilevanza nel mercato degli snodi commerciali».
«È sorprendente – aggiunge Santelli – che la perdita dei posti di lavoro coincida con l’anno della presunta svolta garantita da Garanzia giovani che avrebbe dovuto perlomeno contenere l’emorragia occupazionale e che si è rivelata un’altra occasione sprecata. Il quadro di riferimento sulla mortalità delle piccole e medie imprese è sconfortante ed è agganciato a fattori concomitanti: il costo del denaro più alto dello 0,75% rispetto al resto del Mezzogiorno, la contrazione continua della domanda, la decrescita delle esportazioni interregionali e estere.
Con una premessa così sostanziale e certificata da organizzazioni terze, alla politica risulta difficile continuare a seguire l’ottimistica volontà del governatore, che assiste alla crisi rassicurando il prossimo circa imminenti e mai realizzati investimenti».
«Il rapporto con il governo è dilatorio – continua –, contingente e non mediato da un vero interesse verso la Calabria. Mancano coordinamenti adeguati con le classi produttive che indirizzino un percorso serio, ancorché non breve, caratterizzato da precise scelte politiche».
«Con una stagione turistica che annuncia la ripresa per il nostro Paese – conclude la parlamentare – la regione non compare in nessun grande progetto o palinsesto settoriale. Insomma, mentre si vira sempre più verso un preoccupante declino, a Germaneto si ostentano sentimenti di insufficienza nella comprensione della situazione reale. Ed è quello che più preoccupa».