Ultimo aggiornamento alle 16:12
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Fondi Ue, le occasioni perse per la cultura e l'innovazione

Il settore della cultura e dell’innovazione dovrebbe rappresentare un’avanguardia nelle politiche di espansione degli enti locali ma i dati sono ancora sconfortanti e chiamano in causa l’insussiste…

Pubblicato il: 21/06/2016 – 13:43
Fondi Ue, le occasioni perse per la cultura e l'innovazione

Il settore della cultura e dell’innovazione dovrebbe rappresentare un’avanguardia nelle politiche di espansione degli enti locali ma i dati sono ancora sconfortanti e chiamano in causa l’insussistenza delle Regioni .
Nel quinquennio 2006-2011, tanto per fare un esempio, le Regioni del Sud hanno restituito 2,2 miliardi di euro di fondi previsti dalla programmazione, con una precisazione doverosa .
Se è vero che 800 milioni sono stati richiamati in termini di coesione, altri 1, 4 miliardi sono rimasti insoluti tra Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata, con quest’ultima, però, capace di arrivare a spendere in media il 75% di quanto assegnato.
La Calabria ha perso circa 400 milioni di euro , una somma enorme che sarebbe stata potuta vincolare ai bacini di ricerca e ai comuni su piattaforme durature e in grado di generare effetti a cascata sull’economia generale.
In quel periodo , ad esempio, sia il giacimento di Sibari che l’asse museale di Reggio Calabria avrebbero potuto effettuare interventi strutturali e di promozione e cosi sarebbe potuto accadere per il Mab di Cosenza, prezioso e unico proscenio all’aperto di opere contemporanee.
Perché tutto questo sia potuto accadere è un mistero che chiama alle responsabilità le capacità dirigenziali non solo dell’ente di programmazione ma anche degli enti locali, evidentemente incapaci di bypassare gli ostacoli sovraimposti e di interloquire direttamente (quando è il caso) con Bruxelles.
In attesa che da Catanzaro partano gli Apq , ci sono comuni che possono e devono cercare le risorse con un fare rabdomantico, consapevoli dell’impatto della cultura sull’economia e sul turismo .
Il rapporto Ocse ha evidenziato che il turismo culturale è oggi la prima scelta nello sbocco di emigrazione asiatica ed europea e non riguarda solo i grandi centri metropolitani.
Cosenza o Reggio Calabria, per Alarico e i bronzi, per Federico II e San Paolo, per il Mab o per D’Annunzio, possono diventare, alla pari di Mantova o Treviso , importanti mete di turismo dedicato.
Serve una promozione adeguata ( e in questo senso a Cosenza sono stati fatti passi da gigante ) che assicuri una visibilità adeguata e che rientri in una scelta strategica legata al brand italiano.
È un sogno possibile, realizzabile.

*giornalista

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x