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Santo, Mario e "quel qualcosa di antico"

Da tempo, nel cogliere le similitudini tra l’attuale Governato(re) e i suoi predecessori e nel collezionare le prove che invece del cambiamento promesso in campagna elettorale il presidente Mario O…

Pubblicato il: 22/06/2016 – 19:11
Santo, Mario e "quel qualcosa di antico"

Da tempo, nel cogliere le similitudini tra l’attuale Governato(re) e i suoi predecessori e nel collezionare le prove che invece del cambiamento promesso in campagna elettorale il presidente Mario Oliverio dispensa ogni dì un “qualcosa di nuovo… anzi di antico”, avevamo la netta impressione che mancava ancora qualcosa. Qualcosa di rituale che già ha caratterizzato le presidenze precedenti di centro e di destra, di sinistra e di sopra… e di sotto. Niente, non ci riusciva di dare un nome a questa sensazione. Finalmente ci siamo. Lacuna colmata. Manata in fronte ed ecco l’ingrediente mancante al brodo primordiale di tutte le emergenze regionali calabresi.
È tornato a dare una mano. Il suo amore per la Calabria ci salverà. Lo ha conquistato il look aggressivo-riflessivo-annacatoreccio di Mario Oliverio. La sua composta eleganza che mette insieme le valli delle Langhe piemontesi con i contrafforti silani. I suoi decibel regalati seguendo l’andamento del pugno chiuso, che non si alza più minaccioso a mo’ di saluto ma si abbatte per conficcare bene il chiodo che le sue promesse rappresentano.
L’incontro con Mario è stato fatale, si conoscevano da tempo ma la scintilla è scoccata solo oggi. La stessa che era scoccata in passato con Scopelliti, con Chiaravalloti, con Loiero. Persino con Berlusconi. Ma stavolta la cosa è seria: Santo Versace, profondamente colpito dal programma e dall’azione di Mario Oliverio, s’impegnerà per fare decollare la sua amata Calabria.
Hanno già un piano: far leva «sulle cooperative sociali dei giovani». E chi ci aveva mai pensato. Valorizzare i prodotti tipici (cazzu iu, direbbe Cetto Laqualunque). Ovviamente è solo il frutto di una prima chiacchierata che poi si vedranno con comodo e tireranno giù un piano operativo. Tanto che fretta c’è la legislatura è ancora lunga e la Calabria non è che proprio sia alla canna del gas.
E comunque già un grande risultato l’incontro tra Versace e Oliverio lo ha prodotto: Supermario ha conquistato Versace alla causa del regionalismo, non male visto che l’ex parlamentare “azzurro” proponeva pochi anni fa di abolirle, definendole quasi un cancro della democrazia italiana.
E siccome la notizia di questa nuova “coppia di fatto” arriva nel giorno della prima prova degli esami di maturità, invitiamo i giovani calabresi, e con loro anche i meno giovani, a dare una mano a noi poveri cronisti di paese e spiegare il senso delle auliche parole che il comunicato dell’ufficio stampa del Governato(re) dedica all’incontro: «Valorizzazione dell’agroalimentare calabrese che deve essere posizionato – si è detto – nel modo adeguato per poter raggiungere la dimensione che merita per le potenzialità e le eccellenze che esprime».
Fa il paio con la linearità di chi definisce l’amore come la catarsi dermica della sindrome enterica di un sentimento.

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