«Il disastro della sanità calabrese diventa una vertenza nazionale della Uil. È il segretario generale, Carmelo Barbagallo, a sostenere in prima persona le battaglie della Uil e della Uil-Fpl Calabria e, allo stesso tempo, a far scendere in campo l’intera organizzazione sindacale». Lo riferisce una nota della Uil. «Lo ha fatto – si aggiunge – innanzitutto scrivendo ai ministri Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin al fine di segnalare, per quanto di loro competenza, la gravità della situazione che è maturata nel comparto sanitario calabrese, ponendo, in particolare, all’attenzione del ministro dell’Interno la vicenda relativa all’ intimidazione subita nei mesi scorsi dal dirigente della Uil reggina Nuccio Azzarà. Al ministro della Sanità Barbagallo ha chiesto di intervenire in ordine alla gravissima situazione in cui versa l’Azienda Ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria, emersa in tutta la sua virulenza in occasione dell’operazione “Mala sanitas” coordinata dalla Procura». «È infatti necessario – secondo la Uil – un impegno forte e deciso da parte delle istituzioni e della politica di governo, finalizzato a rimettere in primo piano nell’agenda nazionale le problematiche del comparto sanitario calabrese. È oramai chiaro a tutti che le inefficienze ed i ritardi hanno trasformato la sanità calabrese in una macchina mangia soldi, incapace di fornire ai cittadini i servizi minimi essenziali, peraltro, garantiti nella quasi totalità del territorio nazionale».
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