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Mafiosi scarcerati, Orlando: «Presto nuove piante organiche»





ROMA Verifiche sui «comportamenti soggettivi», ma anche modifica delle piante organiche da sottoporre la prossima settimana al Csm. È una delle risposte annunciate dal ministro della Giustizia …

Pubblicato il: 05/07/2016 – 16:02
Mafiosi scarcerati, Orlando: «Presto nuove piante organiche»





ROMA Verifiche sui «comportamenti soggettivi», ma anche modifica delle piante organiche da sottoporre la prossima settimana al Csm. È una delle risposte annunciate dal ministro della Giustizia Andrea Orlando in merito alla situazione determinatasi a Reggio Calabria, sul caso battezzato “Cosa mia”, con numerose condanne in appello per una faida di ‘ndrangheta che ha portato a decine di omicidi negli anni 80-90, seguite poi dalla scarcerazione di pericolosi mafiosi perché le motivazioni della sentenza, a distanza di mesi, non sono erano depositate e nel frattempo sono scaduti i termini di carcerazione preventiva. Una vicenda che è stata collegata anche alle carenze di organici tra le toghe. «Senza rimuovere il problema delle carenze di organico – ha detto Orlando a “Restate scomodi” su Radio Uno – bisogna anche guardare se ci siano stati elementi soggettivi che hanno portato queste conseguenze: per questo ho avviato accertamenti per effettuare questo tipo di valutazione e verificare se ci sia stata una condotta con rilievo disciplinare» da parte del magistrato. «Nel contempo, però, ho predisposto la modifica delle piante organiche che sottoporrò a inizio settimana prossima al Csm. Quanto alla carenza sistemica di personale, daremo risposta in tempo breve: dopo la pausa estiva potremo avere le nuove piante organiche». Quanto a eventuali responsabilità soggettive, «probabilmente – ha aggiunto il ministro – si dovrà prendere atto che la magistratura ha fatto tutto quello che poteva. Ma a volte possono aggiungersi a difficoltà oggettive, condotte che non fanno bene al buon andamento degli uffici. Probabilmente non è questo il caso. Io prendo l’impegno di implementare la pianta organica», ma «no alle generalizzazioni: abbiamo regioni del sud che hanno piante organiche corpose e distretti al nord che vedono una sottodotazione rispetto alla domanda di giustizia». Anche perché l’organico «spesso è stato definito più in base al peso politico che avevano i rappresentanti territoriali in Parlamento e anche nel Csm, che non alle reali esigenze».

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