Schiavonea, annega giovane migrante. Era sopravvissuto al viaggio dall'Africa
CORIGLIANO CALABRO Un minore proveniente dall’Africa è morto annegato mentre faceva il bagno nel mare di Schiavonea a Corigliano Calabro in compagnia di alcuni amici. Il ragazzo, sbarcato nei giorni…

CORIGLIANO CALABRO Un minore proveniente dall’Africa è morto annegato mentre faceva il bagno nel mare di Schiavonea a Corigliano Calabro in compagnia di alcuni amici. Il ragazzo, sbarcato nei giorni scorsi a Corigliano Calabro insieme ad altri migranti, era non accompagnato e risiedeva insieme agli altri giovani al Palazzetto dello Sport adibito a centro di accoglienza.
Gli amici che erano con lui hanno tentato di soccorrerlo quand lo hanno visto in difficoltà, ma qualsiasi tentativo si è rivelato vano. Il ragazzo era già morto annegato, probabilmente per una congestione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118 che ha confermato il decesso.
MARZIALE «COLPA DELL’EUROPA» «La responsabilità di quanto sta accadendo, anche della morte del minore annegato oggi a Corigliano calabro, è dell’Europa». È quanto ha dichiarato il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, a poche ore dalla morte del ragazzo, sostenendo che «i nostri enti locali sono soffocati e non ce la fanno a gestire il flusso di minori non accompagnati che giunge nella nostra regione». Marziale ricorda di aver «parlato più volte con il sindaco di Corigliano, che sta facendo il massimo. Il problema è che non ci sono strutture. Se non interviene l’Europa i nostri centri non sono in grado di poter vigilare su tutti i minori che sono loro affidati. Ormai siamo al collasso».