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Immunità a Caridi, martedì la decisione della Giunta

ROMA La Giunta delle Elezioni di Palazzo Madama ha deciso il calendario dei lavori sul caso Caridi: entro lunedì alle 13 sarà possibile, per il senatore, presentare una memoria e, se richiesta, ci sa…

Pubblicato il: 27/07/2016 – 10:21
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Immunità a Caridi, martedì la decisione della Giunta

ROMA La Giunta delle Elezioni di Palazzo Madama ha deciso il calendario dei lavori sul caso Caridi: entro lunedì alle 13 sarà possibile, per il senatore, presentare una memoria e, se richiesta, ci sarà anche un’audizione (martedì alle 12). La sera di martedì è prevista la discussione e la decisione dei commissari sulla richiesta di autorizzazione alla custodia cautelare avanzata dal gip di Reggio Calabria. È quanto si apprende a Palazzo Madama. Possibile, dunque, che l’Aula si esprima prima dell’estate.
Prima della decisione il Movimento 5 Stelle aveva chiesto nella Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama la «sospensione immediata dei lavori e la convocazione della Giunta per le elezioni a oltranza», perché si possa votare prima della pausa estiva la richiesta di autorizzazione alla custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria nei confronti del senatore Antonio Caridi. Lo aveva spiegato il capogruppo M5S, Stefano Lucidi, parlando di «una priorità assoluta».
La vicenda sembrava stesse naufragando quando ieri sera in un burrascoso ufficio di presidenza della Giunta non si è raggiunta l’unanimità e la decisione sui tempi di esame era stata rinviata a oggi.
Caridi, accusato dalla Dda di Reggio Calabria di essere ai vertici di una cupola della ‘ndrangheta «in grado di pianificare i destini politici ed economici» non solo della regione, avrebbe chiesto una proroga almeno fino a dopo l’estate per presentare la sua memoria difensiva. Richiesta che, raccontano partecipanti all’ufficio di presidenza, sarebbe stata sostenuta con forza dal capogruppo di Gal, Mario Ferrara, e da alcuni esponenti di Fi come Bruno Alicata contro il parere del Pd e di altri dell’opposizione che avrebbero voluto votare sulla richiesta d’arresto prima della pausa estiva. Un’ipotesi che ora sembra più concreta. In queste ore, intanto, sarebbero arrivate nuove carte da Reggio: circa 1.800 pagine che potrebbero aggravare il quadro accusatorio del parlamentare.

LE DICHIARAZIONI DI GRASSO «Su un provvedimento così grave da portare alla richiesta di arresto di un senatore, è interesse di tutti, anche dell’accusato, avere una sollecita risposta dall’Aula e dai giudici». Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, ai giornalisti che, incrociandolo a Palazzo Madama, chiedono perché abbia insistito per calendarizzare presto la richiesta di autorizzazione alla misura cautelare avanzata dal gip di Reggio Calabria nei confronti del senatore Antonio Caridi. Ai cronisti che osservano che, eppure, l’Aula ha bocciato la proposta di fissare la discussione il 3 agosto, il presidente risponde: l’Aula «ha deciso a maggioranza di mantenere il calendario e le priorità fissate, sempre a maggioranza, dalla conferenza dei capigruppo». Oggi la richiesta avanzata dal Movimento 5 Stelle di rapida calendarizzazione è stata bocciata con 158 voti, mentre i voti favorevoli sono 41 e gli astenuti 18.

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