Lamezia, cinque arresti per una rapina da 10mila euro
LAMEZIA TERME Cinque arresti sono stati effettuati a Lamezia Terme nel corso dell’operazione Apache, condotta dai carabinieri delle Compagnie di Lamezia e Girifalco che hanno eseguito su ordine…

LAMEZIA TERME Cinque arresti sono stati effettuati a Lamezia Terme nel corso dell’operazione Apache, condotta dai carabinieri delle Compagnie di Lamezia e Girifalco che hanno eseguito su ordine del gip quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere e una dell’obbligo di dimora nei confronti di Damiano Berlingeri, Federico Bevilacqua, Fabrizio Berlingeri, Armando Berlingeri e Massimo Schicchitano, tutti pluripregiudicati, ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso tra loro, di rapina a mano armata e aggravata commessa a San Pietro a Maida il 14 marzo scorso. A farne le spese fu un impiegato bancario che trasportava un incasso pari a 10mila euro prelevato poco prima da un supermercato di Maida. 
(Da sinistra, Scicchitano, Fabrizio Berlingieri, Armando Berlingieri, Federico Bevilacqua e Damiano Berlingieri)
I cinque sono inoltre accusati di svariati furti di autovettura commessi a Lamezia Terme, e in più del un furto in una abitazione avvenuto a San Pietro a Maida questa volta ai danni di un’anziana vedova che, dovendo partecipare al funerale del proprio defunto marito, aveva lasciato incustodita la propria abitazione permettendo così ai malfattori di rubare valori, per 3.000 euro circa, in oro e buoni fruttiferi della posta. Proprio dalla rapina all’anziana signora sono partite le indagini coordinate dal procuratore facente funzioni della Repubblica a Lamezia Terme Luigi Maffia e dal sostituto procuratore Marta Agostini. Le indagini hanno inchiodato i malviventi e hanno premesso di accertare ulteriori reati: furti di automobili e di effetti personali custoditi all’interno delle stesse, tutti effettuati nel comprensorio lametino nel periodo tra il mese di aprile e quello di maggio.
Il furto all’anziana vedova è stato compiuto, in particolare, con il supporto di Massimo Scicchinato che ha fornito un contributo fondamentale per la buona riuscita del colpo, rivelando informazioni utili ai complici in ordine a date, orari, struttura dell’abitazione da svaligiare, vie di fuga. Nella sua abitazione, questa mattina sono stati, inoltre, trovati un’arma da fuoco calibro nove, clandestina e con matricola abrasa rinvenuta all’interno della cucina, 100 grammi di eroina suddivisa in dosi, di un bilancino di precisione, di materiale per il confezionamento nonché della somma di 400 euro in banconote di diverso taglio, successivamente sottoposta a sequestro poiché ritenuta provento dell’attività di spaccio.
ale. tru.