Ingiusta detenzione, Ministero condannato al risarcimento
CATANZARO La Corte di Appello di Catanzaro, in accoglimento della richiesta avanzata dall’avvocato Franco Napolitano del Foro di Cosenza, difensore di Alexandro Giannuzzi, ha condannato il Ministero…

CATANZARO La Corte di Appello di Catanzaro, in accoglimento della richiesta avanzata dall’avvocato Franco Napolitano del Foro di Cosenza, difensore di Alexandro Giannuzzi, ha condannato il Ministero dell’Economia e delle Finanze al pagamento di una somma di denaro per l’ingiusta detenzione subita. I fatti risalgono al 2 luglio 2008 allorquando Giannuzzi nell’ambito dell’operazione denominata “Streghe 2” veniva arrestato perché accusato, in concorso con altre persone, di detenere illegalmente diverse armi tra cui pistole, fucili e tre o quattro kalashinikov. Giannuzzi è rimasto in carcere fino al 22 luglio 2008, data in cui il Tribunale della Libertà di Catanzaro in sede di Riesame, ha accolto il ricorso proposto dalla difesa e ha annullato l’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere per difetto della gravità indiziaria, disponendo l’immediata scarcerazione. Successivamente, il 21 ottobre 2014, il Tribunale di Cosenza in composizione Collegiale (presidente Enrico Di Dedda) ha assolto Giannuzzi «perché il fatto non sussiste». Oggi, invece, la Corte di Appello di Catanzaro (Prima sezione Penale) ha comunicato l’accoglimento del ricorso per l’ingiusta detenzione subita. Soddisfazione è stata espressa anche dall’avvocato Napolitano, difensore di Giannuzzi.