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Una film commission "hollywoodiana"

CATANZARO Un collegamento con Hollywood e la voglia di ripartire con rinnovato slancio sono i due cardini su cui sarà imperniata l’attività della rinnovata Calabria Film Commission, l’ente il cui nuo…

Pubblicato il: 14/10/2016 – 14:59
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Una film commission "hollywoodiana"

CATANZARO Un collegamento con Hollywood e la voglia di ripartire con rinnovato slancio sono i due cardini su cui sarà imperniata l’attività della rinnovata Calabria Film Commission, l’ente il cui nuovo corso è stato presentato nella mattinata di venerdì dal governatore Mario Oliverio, dal presidente Giuseppe Citrigno, dal direttore Paride Leporace e dal dg del dipartimento regionale cultura e già commissario della Film Commission Pasquale Anastasi.
Ospite d’eccezione e presidente onorario dell’ente, Mauro Fiore, il calabrese insignito del premio Oscar per la fotografia del film Avatar e tra i più importanti direttori della fotografia nel mondo. Saranno quindi la sua immagine, ma anche e soprattutto la sua professionalità, il vero valore aggiunto del nuovo corso della Film Commission calabrese. È partita così una vera e propria operazione di restyling dell’immagine della Calabria e della Film Commission: «La Calabria – ha detto Oliverio – deve recuperare reputazione e la Film Commission deve recuperare credibilità. Per raggiungere questi obiettivi bisognerà fare le cose nel massimo rispetto delle regole, riuscendo a mettere in campo progetti culturali di rilievo. La Film Commission è uno strumento formidabile e ora che è stato risanato è dato in buone mani, può ripartire in grande».
Felice di poter lavorare in Calabria si è detto poi Mauro Fiore: «Appena ho parlato con il presidente Oliverio ho subito intravisto la possibilità di fare qualcosa di concreto e utile per la mia terra d’origine e l’ho colta con entusiasmo».
Ad Anastasi è toccato poi il compito di snocciolare i dati che 18 mesi fa mettevano a rischio la sopravvivenza dell’ente: «Un anno e mezzo fa – ha detto – la Film Commission aveva oltre 1,6 milioni di euro di contenziosi a fronte di un bilancio annuale di circa 500mila euro. Da lì, grazie al vigore con cui il governatore si è interessato alla vicenda, siamo riusciti a ridurre del 98% i contenziosi e a riorganizzare l’ente. Ora sono felice di lasciarlo nelle mani esperte del presidente Citrigno, del direttore Leporace e di Mauro Fiore».
La Film Commission calabrese potrà contare inoltre sul supporto e la collaborazione con la sua omologa lucana, di cui lo stesso Leporace è direttore, grazie al protocollo stipulato tra Oliverio e Pittella, presidente della Regione Basilicata.
Tempi duri, infine, si annunciano per i festival del cinema calabresi. Spronato sul tema dei finanziamenti alle kermesse cinematografiche della nostra regione, Citrigno ha infatti spiegato: «Personalmente, ma è una valutazione che mi riservo di discutere poi con i miei collaboratori, sono contrario ai finanziamenti ai festival da parte della Film Commission. Per il loro sostegno economico esiste già il bando per gli eventi storicizzati della Regione, mentre i fondi della Film Commission vorrei che fossero riservati alle produzioni cinematografiche e magari alla loro diffusione tra i cinema calabresi».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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