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Lorenzin: «Se vince il Sì migliora la sanità»

REGGIO CALABRIA «Se vince il Sì, la sanità non può che migliorare. Possiamo finalmente cambiare le regole, stabilire in modo chiaro cosa deve fare lo Stato e cosa devono fare le Regioni per garantire…

Pubblicato il: 07/11/2016 – 12:59
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Lorenzin: «Se vince il Sì migliora la sanità»

REGGIO CALABRIA «Se vince il Sì, la sanità non può che migliorare. Possiamo finalmente cambiare le regole, stabilire in modo chiaro cosa deve fare lo Stato e cosa devono fare le Regioni per garantire il diritto alla salute in modo uniforme su tutto il territorio nazionale». Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che oggi è a Reggio Calabria per l’inaugurazione del reparto di Cardiochirurgia. «Non è accettabile – prosegue Lorenzin – che se nasci a Roma, Napoli o Reggio Calabria tu debba avere un certo tipo di cure e analisi e screening in un certo dato lasso di tempo, mentre se nasci a Bologna cure migliori in tempi più rapidi». «Abbiamo meà Italia commissariata perché con il Titolo V la spesa sanitaria è “splafonata”, finita fuori controllo e adesso metà delle regioni sono sotto commissariamento. Non solo cattiva gestione della spesa – ha rilevato Lorenzin – ma anche mancanza di qualità dei servizi. Hanno speso tanto e hanno speso pure male».
In questi anni, ha proseguito, «ho scoperto che i cittadini non hanno ben chiaro quali siano le responsabilità delle Regioni e quelle dello Stato. Oggi l’organizzazione e la programmazione è in capo alle Regioni, sono loro che, banalizzando, fanno come gli pare. Questo ci porta ad avere per un servizio o una patologia trattamenti diversi in ogni regione. I conflitti su chi deve fare e cosa portano a frammentazione e ricorsi».
Con la riforma, se passa il Sì, «cambia invece moltissimo: la competenza esclusiva dello Stato – ha spiegato il ministro – diventano le disposizioni generali e comuni in campo sanitario, come i piani diagnostici terapeutici. Con la riforma è il ministero che insieme ai medici, alle società scientifiche stabilisce il percorso, uno, che è valido per tutti e devono tutti adeguarsi». Le Regioni, ha concluso, «mantengono le funzioni di organizzazione della gestione dei servizi sanitari, ma in caso di mancata attuazione delle norme generali dettate dallo Stato e che garantiscono gli standard più elevati dei livelli di assistenza, il governo può esercitare il potere sostitutivo».

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