GIOIA TAURO Passano in mano allo stato imprese e beni di Gianluca Favara, “ambasciatore” dei clan, finito al centro di una serie di inchieste, che fra Milano e Reggio Calabria hanno ricostruito la strategia di aggressione del tessuto imprenditoriale da parte dei clan. Un tesoretto del valore di 800mila euro che oggi viene confiscato per decisione della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, sulla base di una lunga e approfondita indagine della Dia, che ha ricostruito la genesi e lo sviluppo illecito delle attività “dell’ambasciatore”. Quella di Favara, per gli inquirenti, «non è una figura qualsiasi nel panorama della ‘ndrangheta reggina».
Per il pm Lombardo, che ne ha tratteggiato la figura nel corso della sua requisitoria al processo “‘Ndrangheta banking”, è «un elemento di collegamento che si attiva soprattutto nei passaggi più delicati per l’organizzazione, che possono minare l’equilibrio mafioso». Per i Condello, è emerso dal processo “Reggio Nord” in cui ha rimediato una condanna a 10 anni, Favaraha lavorato come gestore e curatore, degli affari illeciti del clan Condello, interessato al controllo di rilevanti attività imprenditoriali, tra le quali la nota discoteca “Il Limoneto” di Catona (RC). Per conto dei Pesce – Bellocco, ma anche in collaborazione con uno degli imprenditori di riferimento dei clan di Reggio Calabria, si è progressivamente impossessato del patrimonio mobiliare e immobiliare di imprenditori milanesi. Un dato emerso dall’inchiesta “‘Ndrangheta banking”, costata al 49enne una condanna in primo grado a 17 anni di carcere. Per la quale tutt’ora è in cella. Elementi passati al vaglio della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, che non solo ha disposto la confisca del patrimonio di Favara, ma lo ha anche giudicato socialmente pericoloso, disponendo per lui quattro anni di sorveglianza speciale. Passano in mano allo stato invece il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Lavaservice e della “MI.RO Srl”, per un valore stimato di oltre 800mila euro.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
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