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Dirigenti over 65, la Regione si difende
Gentile Direttore, avendo assunto l’incarico di dirigente generale del dipartimento Personale dal 1° Settembre scorso, ritengo opportuno rappresentarLe quanto di seguito evidenziato al fine di megli…
Pubblicato il: 18/11/2016 – 14:03
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Gentile Direttore,
avendo assunto l’incarico di dirigente generale del dipartimento Personale dal 1° Settembre scorso, ritengo opportuno rappresentarLe quanto di seguito evidenziato al fine di meglio chiarire i contorni della vicenda relativa al collocamento a riposo di Giuseppe Bianco – dirigente generale reggente del dipartimento Presidenza, in relazione all’articolo in oggetto a firma di Antonio Ricchio.
Come richiamato dal vostro giornale on line, la normativa di riferimento applicabile al caso in esame è costituita dall’art. 24, comma 3, del decreto legge n. 201/2011 convertito in Legge 214 del 22/12/2011 che prevede il collocamento a riposo, al compimento dei 65 anni d’età, di quei dipendenti che alla data del 31.122011 abbiano raggiunto la cosiddetta quota 96, così risultante : a) 60 anni d’età e 36 di servizio; b) 61 anni d’età e 35 di servizio; c) 60 anni d’età, 35 anni di servizio più le frazioni dell’anno d’età e di anzianità contributiva. Alla fine dello scorso mese di Agosto, avviando le necessarie procedure al fine di “consentire l’erogazione della pensione in tempi utili” come indicato nella circolare Inps n.54/16, è stata inviata una lettera all’interessato in cui si comunicava come data di pensionamento il 1° Marzo 2017. A tale comunicazione il dirigente rispondeva il 26 Settembre evidenziando come il suo caso rientrasse nella fattispecie normativa della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro da parte dell’amministrazione (articolo 5 D.L. 90/14) e non nell’applicazione della richiamata “quota 96“, rilevando come corretta data di uscita il mese di gennaio 2018.
L’ufficio competente dopo aver esaminato le osservazioni formulate e le tabelle allegate alla nota di Bianco operando le opportune verifiche, in data 17 Ottobre comunica, in virtù dello stato di avanzamento delle procedure, il collocamento in quiescenza dal 1° gennaio 2017. A tale missiva l’interessato obietta nuovamente, il 24 Ottobre, quanto già rilevato in merito alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, chiedendo, pertanto il rispetto del termine di preavviso di sei mesi.
Con nota dell’8 Novembre, l’ufficio competente comunica alle altre strutture regionali interessate, il collocamento a riposo dal 1° gennaio 2017, al fine degli adempimenti di loro competenza e, contestualmente, ha provveduto alla sistemazione previdenziale sul sistema Passweb dell’Inps con la medesima indicazione della data di uscita Infine, nei giorni scorsi è stata predisposta e sottoscritta una nota, assunta al protocollo in data odierna alle ore 11.00, con cui vengono confutate le osservazioni del dottore Bianco di cui alla lettera del 24 ottobre scorso e confermata l’uscita al 1° gennaio 2017. Poiché nell’articolo viene evidenziata anche la posizione del dottore Pasquale Anastasi – dirigente generale reggente del dipartimento Turismo, che come il dottore Bianco aveva contestato il collocamento a riposo confermatogli da ultimo con la nota odierna delle ore 11.00, si fa presente che sono in itinere analoghe procedure che lo collocheranno in pensione dal 1° gennaio 2017. Questo è quanto si è ritenuto di evidenziare alla Sua attenzione, sperando di aver fornito un utile contributo per meglio inquadrare la vicenda in questione.
avendo assunto l’incarico di dirigente generale del dipartimento Personale dal 1° Settembre scorso, ritengo opportuno rappresentarLe quanto di seguito evidenziato al fine di meglio chiarire i contorni della vicenda relativa al collocamento a riposo di Giuseppe Bianco – dirigente generale reggente del dipartimento Presidenza, in relazione all’articolo in oggetto a firma di Antonio Ricchio.
Come richiamato dal vostro giornale on line, la normativa di riferimento applicabile al caso in esame è costituita dall’art. 24, comma 3, del decreto legge n. 201/2011 convertito in Legge 214 del 22/12/2011 che prevede il collocamento a riposo, al compimento dei 65 anni d’età, di quei dipendenti che alla data del 31.122011 abbiano raggiunto la cosiddetta quota 96, così risultante : a) 60 anni d’età e 36 di servizio; b) 61 anni d’età e 35 di servizio; c) 60 anni d’età, 35 anni di servizio più le frazioni dell’anno d’età e di anzianità contributiva. Alla fine dello scorso mese di Agosto, avviando le necessarie procedure al fine di “consentire l’erogazione della pensione in tempi utili” come indicato nella circolare Inps n.54/16, è stata inviata una lettera all’interessato in cui si comunicava come data di pensionamento il 1° Marzo 2017. A tale comunicazione il dirigente rispondeva il 26 Settembre evidenziando come il suo caso rientrasse nella fattispecie normativa della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro da parte dell’amministrazione (articolo 5 D.L. 90/14) e non nell’applicazione della richiamata “quota 96“, rilevando come corretta data di uscita il mese di gennaio 2018.
L’ufficio competente dopo aver esaminato le osservazioni formulate e le tabelle allegate alla nota di Bianco operando le opportune verifiche, in data 17 Ottobre comunica, in virtù dello stato di avanzamento delle procedure, il collocamento in quiescenza dal 1° gennaio 2017. A tale missiva l’interessato obietta nuovamente, il 24 Ottobre, quanto già rilevato in merito alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, chiedendo, pertanto il rispetto del termine di preavviso di sei mesi.
Con nota dell’8 Novembre, l’ufficio competente comunica alle altre strutture regionali interessate, il collocamento a riposo dal 1° gennaio 2017, al fine degli adempimenti di loro competenza e, contestualmente, ha provveduto alla sistemazione previdenziale sul sistema Passweb dell’Inps con la medesima indicazione della data di uscita Infine, nei giorni scorsi è stata predisposta e sottoscritta una nota, assunta al protocollo in data odierna alle ore 11.00, con cui vengono confutate le osservazioni del dottore Bianco di cui alla lettera del 24 ottobre scorso e confermata l’uscita al 1° gennaio 2017. Poiché nell’articolo viene evidenziata anche la posizione del dottore Pasquale Anastasi – dirigente generale reggente del dipartimento Turismo, che come il dottore Bianco aveva contestato il collocamento a riposo confermatogli da ultimo con la nota odierna delle ore 11.00, si fa presente che sono in itinere analoghe procedure che lo collocheranno in pensione dal 1° gennaio 2017. Questo è quanto si è ritenuto di evidenziare alla Sua attenzione, sperando di aver fornito un utile contributo per meglio inquadrare la vicenda in questione.
Bruno Zito
Direttore generale dipartimento Personale Regione Calabria
Direttore generale dipartimento Personale Regione Calabria
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