Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:21
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Il mercato e la politica sull'aeroporto di Crotone

Chissà quando si riuscirà a togliere dal mercato la politica! Almeno la politica che tende a distruggere e non a costruire. Mi pare stucchevole la polemica ultima sui ritardi nell’uscire da…

Pubblicato il: 18/11/2016 – 11:59
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Il mercato e la politica sull'aeroporto di Crotone

Chissà quando si riuscirà a togliere dal mercato la politica! Almeno la politica che tende a distruggere e non a costruire. Mi pare stucchevole la polemica ultima sui ritardi nell’uscire dall’empasse creato all’ Aeroporto di Crotone. Chiuso nonostante l’inanellare di record positivi per incremento di passeggeri e tasso di riempimento degli aeroplani.Stucchevole sentire che ora la colpa sarebbe dei ricorsi fatti da concorrenti alla gara Enac, che esprimono  il diritto di far valere, nelle regole, le loro istanze per essere stati esclusi da una gara pubblica. Gara con regole definite e che non dovrebbe scaturire dai desiderata  nè del presidente dell’Enac né del presidente della Regione Calabria o di viceministri o sottosegretari di Stato. Tutti o quasi in carica, è il caso di ricordarlo, pro-tempore, ovvero fintanto che saranno confermati dal popolo che li ha eletti (questo almeno in teoria, ma crediamo ancora nella democrazia n.d.r.).
Ora la colpa sembra essere di quel mostro indefinito che si chiama burocrazia. Se oggi ci ritroviamo senza più aeroporto o aerei  è colpa della burocrazia che avrebbe invece tutti gli strumenti per concludere con un vincitore la gara per la concessione dell’aeroporto S. Anna di Crotone.
Caro presidente Riggio, la preghiamo di fare quanto le spetta e per il quale le paghiamo lo stipendio. Quanto tempo ci vuole a Roma per valutare due offerte, quelle per ora rimaste in gara, e proclamare così il vincitore? E’ un nostro diritto avere un cronoprogramma dei lavori per avere date su attività che semplicemente vi spetta fare in tempi certi! Dalle nostre parti c’è la fame e ogni giorno perso è un passo verso la disperazione! Si arrivi presto alla proclamazione di un vincitore che ovviamente sarebbe sempre e comunque pro-tempore fino a quando qualcuno, conformemente alle regole, non riterrà di ricorrere, perché può vedere suoi  diritti lesi. Queste sono normalissime procedure nelle quali la politica può entrare solo ed eventualmente raccomandando trasparenza e tempi certi. La politica non ha alcun diritto di sponsorizzare società uniche senza conoscerne progetti e piani di sviluppo in regole di mercato!Essì proprio il “mercato” illustre sconosciuto a chi è pasciuto sempre nel monopolio, vedi la Sacal dell’aeroporto di Lamezia Terme.
Non se ne può più di sentire sponsorizzazioni per la vittoria di questa stessa società di Lamezia contro altri, magari figlie di quelli stessi che le hanno inventate e che oggi le disconoscono (vedi la figliastra  Sagas, altro concorrente e invenzione sempre della Regione Calabria).
L’Enac, invece di invocare ritardi per ricorsi e affermare che non si possono chiudere gli atti della gara «perché ci sono ricorsi pendenti» (così sembrerebbe da comunicazioni a loro discolpa di politici), concludi la gara affidando la concessione dell’aeroporto  a chi ne ha maggiori punteggi e requisiti. Solo così si difendono i diritti di un popolo lasciato letteralmente a terra sembrerebbe per carte, fascicoli e cartelle impolverate proprie della burocrazia: nemico generico inventato ad arte da chi l’ha creato. Non fenomeno naturale come tempeste o terremoti ma invenzione dell’uomo a cui sembrerebbe poter rimediare solo il politico che per questo va ringraziato e un po’ venerato. Lui ha inventato il problema e lui ne propone la soluzione! La patologia dei nostri giorni! Solito sistema consolidato che si innesca anche quando ci fanno una raccomandazione per avere un nostro diritto. Degenerazione mafiosa che lentamente sta distruggendo tutto e tutti! Non penso fosse questo il Pese sognato dai nostri nonni che oggi, sono certo, si rivoltano nelle loro tombe! 

Argomenti
Categorie collegate

x

x