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San Giovanni in Fiore, «il Comune interverrà sulle caldaie fuori legge»

Riceviamo e pubblichiamo: In riferimento all’articolo sulle centrali termiche degli edifici comunali di San Giovanni In Fiore, mi preme stabilire, per onestà intellettuale, la verità dei fatti. L’a…

Pubblicato il: 24/11/2016 – 11:35
San Giovanni in Fiore, «il Comune interverrà sulle caldaie fuori legge»

Riceviamo e pubblichiamo:

In riferimento all’articolo sulle centrali termiche degli edifici comunali di San Giovanni In Fiore, mi preme stabilire, per onestà intellettuale, la verità dei fatti. L’amministrazione che presiedo da poco meno di un anno e mezzo, ha ben chiare le criticità rilevate tempestivamente, dal soggetto terzo responsabile, sulle apparecchiature termiche a servizio degli immobili pubblici, criticità, peraltro, presenti da oltre un ventennio. Chi scrive la nota, indirizzandola anche alla Procura della Repubblica, non sono i “tecnici”, come l’articolo lascia capire, bensì, titolari di imprese che si occupano di installazione di impianti termici. In Italia, è noto a tutti, esistono fior di norme che disciplinano il conflitto di interessi, San Giovanni In Fiore è un Comune italiano e come tale risponde alle leggi della Repubblica, da ciò è facile dedurre che nessuno scrive per amor patrio. Tornando alla sostanza delle cose, questa amministrazione è stata attenta a ricercare soluzioni al problema, da subito, infatti si è già provveduto all’adeguamento della centrale termica dell’Istituto Dante Alighieri, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, aggiudicata ad una delle imprese che con insolito zelo, ci richiama alle nostre responsabilità. Non è chi non vede, che la circostanza relativa al dissesto finanziario dichiarato per il nostro Comune, che qualcuno si diverte a vedere come un alibi, è invece un limite significativo all’azione amministrativa. L’impossibilità di contrarre mutui impedisce di avere tempi veloci alle soluzioni tecniche già in itinere. A tal proposito la giunta ha reperito risorse di bilancio, attraverso l’utilizzo del fondo di riserva, per proseguire e portare a termine le operazioni di messa in sicurezza e adeguamento di tutte le centrali termiche degli edifici comunali. Non siamo abituati a sfuggire le responsabilità, quello che non ci appassiona sono le polemiche sterili o le denunce finalizzate a interessi non proprio attinenti al bene pubblico, valore quest’ultimo che l’amministrazione che mi onoro di presiedere, mette davanti a tutto. Quello che si poteva fare nell’ultimo ventennio o quello che si è fatto con i bilanci dal 1990 al 2000, mi sembra, veramente, una questione di lana caprina. Quello che è certo è, che nell’ordine delle priorità che ho ben in mente, c’è il dotare gli immobili pubblici del Comune di San Giovanni in Fiore di centrali termiche idonee e in questa direzione vanno, non le parole, ma gli atti amministrativi e di gestione assunti sin qui. Questi i fatti, ai cittadini e al tempo che è galantuomo, il giudizio.

Per onestà intellettuale, i fatti stanno esattamente come riportato dal Corriere della Calabria. Chi firma la denuncia alla Procura della Repubblica sono due tecnici (come definire i titolari di imprese che si occupano dell’installazione di impianti termici?). E le segnalazioni della ditta che gestisce le centrali termiche per conto del Comune sono pesantissime. Il sindaco ha il diritto di pensare ciò che vuole delle denunce: il punto è che gli impianti non sono sicuri e il problema va risolto in fretta. (ppp)

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