Reggio Calabria, impegno della Questura contro la "criminalità diffusa"
REGGIO CALABRIA Arriva Natale, ma non tutti sono necessariamente più buoni. Al contrario, le molte case che nelle sere di festa rimangono vuote perché le famiglie sono riunite altrove o i negozi baci…

REGGIO CALABRIA Arriva Natale, ma non tutti sono necessariamente più buoni. Al contrario, le molte case che nelle sere di festa rimangono vuote perché le famiglie sono riunite altrove o i negozi baciati dallo shopping natalizio sono un’occasione ghiotta per chi si dedica a furti e rapine. Reati nelle cronache spesso oscurati dalle attività di contrasto alla criminalità organizzata, ma che la Questura non dimentica di perseguire. Ecco perché, proprio nel periodo delle festività, sono state incrementate le attività di controllo del territorio e di contrasto alla cosiddetta criminalità diffusa. Tuttavia – fanno sapere dalla Questura, che oggi ha presentato il nuovo piano – perché funzioni è necessaria la collaborazione dei cittadini. «Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i cittadini, è necessario denunciare tutti i furti, anche quelli tentati, quando i ladri decidono di desistere» fa appello Giuseppe Giliberti, dirigente della sezione Reati contro il patrimonio della Squadra mobile di Reggio Calabria. «Ai cittadini chiediamo di chiamare il 113, di metterci in condizioni di proteggere i cittadini», invoca il dirigente. Di prudenza ed attenzione parla invece il capo delle Volanti, Luciano Rindone, che mette in guardia: «Non aprite a porta agli nel periodo delle feste è ancora più facile per i soggetti in minorato stato di difesa, come ad esempio gli anziani, cadere vittima di truffatori che si presentano come tecnici dell’Enel, o addirittura fingono di essere stati mandati da un parente». Raccomandazioni ripetute più volte dagli uomini del Questore, Raffaele Grassi, che a pochi giorni dall’avvio del sistema di monitoraggio straordinario sono stati anche in grado di presentare i primi risultati. Nel corso delle attività di controllo in manette sono finiti, Patrizio e Damiano Vincenzo Bevilacqua, sorvegliati speciali, pizzicati a Condofuri nonostante entrambi fossero sottoposti ad obbligo di soggiorno nel comune di Reggio Calabria. In auto, gli uomini del commissariato locale, comandato da Enrico Palermo, hanno trovato un flessibile, un piede di porco, alcuni cacciaviti ed altri utensili simili. Tutti oggetti che hanno indotto gli agenti a pensare che stessero progettando un furto, simile a quelli che già in passato li hanno fatti finire dietro le sbarre. Ma controlli straordinari sono stati fatti anche ad Arghillà, dove sono state sottoposte a controllo 7 persone e 2 veicoli. Sono state elevate 6 contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada, 1 delle quali ha portato alla denuncia in stato di libertà del conducente per il reato reiterato di guida senza patente. Un veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo e 3 a sequestro amministrativo. Due carte di circolazione sono state ritirate. Sono state, altresì, effettuate 2 perquisizioni personali ed 1 perquisizione a veicolo, anche alla ricerca di armi.