Il fascino dei mercatini di Cosenza
COSENZA Non è Natale senza cullurialli a Cosenza. È il re della tavola bruzia ma anche dei mercatini che pure quest’anno la fanno da padrone nella Villa Nuova, a pochi metri da Palazzo dei Bruzi. Da…

COSENZA Non è Natale senza cullurialli a Cosenza. È il re della tavola bruzia ma anche dei mercatini che pure quest’anno la fanno da padrone nella Villa Nuova, a pochi metri da Palazzo dei Bruzi. Da ormai dieci giorni i cosentini fanno tappa ai mercatini a qualsiasi ora, approfittando del bel sole e delle temperature non proprio tipiche di dicembre. E qui si trova di tutto: dagli addobbi per l’albero alle varie tipologie di presepi, spesso realizzati da artigiani locali. Una carrellata di modelli per tutti i gusti: da quelli in miniatura e da collezione a delle vere e proprie creazioni artistiche. Ci sono poi anche gadget suggestivi, come le palle contro l’affascinu. Ma tra uno stand e un altro, tra il profumo delle variegate stelle di Natale, si viene “inebriati” da quelli dei cullurialli, le ciambelle tipiche del Cosentino preparate con le patate. Non si può fare a meno del cullurialli o del calzone con le alici, che ha le varianti con pomodoro e mozzarella – il panzerotto per intenderci – o con tonno e mozzarella per soddisfare i palati dei più piccoli. Il culluriallo diventa una immancabile pausa pranzo in questo periodo e un’occasione per fare un giro tra i gazebo in legno. Qui si trova il dolce tipico calabrese, ma non solo. Spazio pure alle prelibatezze siciliane: dai pistacchi di Bronte ai biscotti alle mandorle, a tutta la frutta secca, e alle spezie orientali. I mercatini si sono “adeguati” alla crisi: mega offerte sugli addobbi natalizi e promozioni 3×2 o maxi confezioni di palline a pochi euro.
«Nonostante la crisi non si rinuncia mai al presepe o all’albero. Natale è sempre Natale», commenta un commerciante. Soddisfatti i gestori degli stand gastronomici: «Le feste devono essere anche un piacere per il palato. Altrimenti che Natale è?». E come negare un babbo natale scintillante ai più piccoli o un gustoso culluriallo ai più anziani che ne approfittano per ricordare antichi sapori e, magari, scambiare due chiacchiere sulle panchine della Villa Nuova “accarezzati” da tiepidi raggi di sole, discutendo del dopo Renzi e del nuovo governo.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it