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Psc, il Tar condanna il Comune di Catanzaro

CATANZARO Il Comune di Catanzaro è stato sconfitto davanti al Tar sulla vicenda degli incarichi gratuiti per la redazione del Piano strutturale comunale. La sentenza, depositata nella tarda serata di…

Pubblicato il: 14/12/2016 – 14:59
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Psc, il Tar condanna il Comune di Catanzaro

CATANZARO Il Comune di Catanzaro è stato sconfitto davanti al Tar sulla vicenda degli incarichi gratuiti per la redazione del Piano strutturale comunale. La sentenza, depositata nella tarda serata di martedì, ha quindi riconosciuto la fondatezza delle ragioni opposte dagli ordini professionali che si erano costituiti davanti ai magistrati amministrativi per sostenere l’inadeguatezza delle scelte dell’amministrazione Abramo. Sulla vicenda si è espresso il consigliere comunale del Pd Vincenzo Capellupo, tra i principali oppositori al provvedimento comunale: «I continui capitomboli del sindaco Abramo e della sua maggioranza, non rappresentano certo una novità ed anzi sembra quasi che tutto questo intestardirsi su decisioni politiche e tecniche illogiche, prive di buon senso e prevedibilmente perdenti, abbia il solo scopo di produrre danno erariale e concedere laute consulenza ai soliti legali amici degli amici. Non si può spiegare altrimenti quello che è accaduto su questa vicenda. In tutti i modi ed in tutte le sedi avevamo avvisato l’amministrazione dell’errore che stava compiendo, lo avevo fatto in  Consiglio comunale più volte, lo aveva fatto il Partito democratico della città insieme agli ordini professionali. E proprio questi ultimi (ingegneri, architetti, geologi, geometri, agronomi, periti industriali e Consiglio nazionale degli ingegneri) insieme ad autorevoli professionisti calabresi hanno ricorso al Tar Calabria sfiduciando pubblicamente Abramo ed il suo operato». Una bocciatura, per Capellupo, che potrebbe avere ripercussioni non solo nelle sedi della magistratura contabile, quanto riverberarsi anche sulle prossime elezioni amministrative in programma nella primavera del 2017: «Una fetta enorme ed autorevole di città che dice no a questa assenza di visione ed alla pessima amministrazione della cosa pubblica. Come si è potuto sbagliare ancora una volta su una questione così strategica come la pianificazione urbanistica della città? Perché questo tentativo di portare a casa un compromesso così al ribasso? Perchè non puntare sulla serietà e qualità del lavoro, sulla trasparenza delle procedure e sulla dignità dei lavoratori? Non vorrei certo che  tutto ciò abbia avuto il solo premeditato scopo di nascondere gli enormi ritardi politici ed amministrativi nella redazione del Psc, cercando giustificazioni al consumo di suolo e alla distruzione del territorio in barba a quanto, invece, stabilito dalle linee guida approvate dal Consiglio comunale oltre due anni fa».
Sul pronunciamento del Tar si è espresso anche Sergio Costanzo, consigliere comunale del gruppo Misto, che non usa mezzi termini: «Meno male che esistono i giudici che applicano le leggi e le normative che le regolano. Sul Psc, infatti, avevamo fatto una battaglia. Eravamo stati tra i primi, e non eravamo stati ascoltati. Da mesi, anzi da anni, denunciamo i misfatti del settore urbanistico del capoluogo di regione, compiuti dai dirigenti e funzionari e dell’assessore al ramo Sergio Abramo. Improbabili pareri legali pagati con i soldi dei contribuenti per sanare abusi fatti da privati, l’inserimento del principio della “ragionevolezza”, unico caso in Italia, per sanare altrettanti abusi, continui e ripetuti. Vessazioni nei confronti di imprenditori che tanto hanno investito nella nostra città. Incarichi dati ad amici o addirittura ai propri figli, e non ultima la guerra dei supermercati sospinta più da fattori ed elementi politici che da motivi squisitamente tecnici, la brutta storia dei taciti assensi e della probabile e futura cementificazione di Giovino. Ma la domanda che più spesso si pongono i cittadini è: a chi sarebbe convenuto un Psc a titolo gratuito? Chi si voleva favorire? Chi avrebbe avuto vantaggi? Tecnici, studi associati, politici, tecnici-politici o chi? Ricordiamo ai catanzaresi che il settore urbanistico è guidato sia politicamente che amministrativamente dal partito di maggioranza (Fi) del governo cittadino che predica bene ma molto spesso razzola male. Per il Psc è stata fatta giustizia. La stessa che ora aspettiamo sia fatta anche per gli altri argomenti sopra elencati e puntualmente denunciati».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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