Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 1:11
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Centri storici, una legge "popolare" per la valorizzazione

COSENZA Risponde all’esigenza di tutelare il patrimonio ambientale e di normare l’intervento pubblico nel settore la proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la valorizzazione dei centr…

Pubblicato il: 17/12/2016 – 14:22
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Centri storici, una legge "popolare" per la valorizzazione

COSENZA Risponde all’esigenza di tutelare il patrimonio ambientale e di normare l’intervento pubblico nel settore la proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la valorizzazione dei centri storici calabresi, redatta dai membri del collettivo “Prima che tutto crolli”, che raggruppa le associazioni Calabriattiva, Cos.s.a. (Cosenza Storica Attiva), G. Dossetti, Pensiero Laico e Rinascimento Meridionale. L’iniziativa, illustrata nella giornata di ieri ai sindaci del territorio nel corso di un forum presso il Palazzo della Provincia a Cosenza, ha registrato un’ottima partecipazione delle amministrazioni locali: ben 23 i Comuni finora aderenti (Altomonte, Aprigliano, Cassano allo Ionio, Castrovillari, Cardinale, Carlopoli, Chiaravalle, Cerisano, Cosenza, Cellara, Fuscaldo, Montalto Uffugo, Mendicino, Parenti, Rende, Rossano, Rovito, Saracena, San Marco Argentano, Spezzano Albanese, Santo Stefano di Rogliano, Torre di Ruggiero, Trebisacce), che hanno dichiarato, attraverso la presenza dei sindaci o loro delegati, la propria disponibilità a portare nei rispettivi consigli la proposta di legge quanto prima, e l’impegno a deliberare entro il prossimo mese di febbraio la sottoscrizione della stessa. Tre i punti cardine del documento, esposti sinteticamente dal dottor Paolo Palma e dall’ingegnere Domenico Gimigliano: la considerazione dei centri insediativi quali beni culturali, nel rispetto delle peculiarità e dei valori identitari di ciascuno di essi; l’approccio prestazionale, inteso come controllo dei requisiti delle strutture urbane e monitoraggio del loro funzionamento al fine di soddisfare le esigenze dei cittadini utenti (in altre parole, una buona qualità urbana come indice di una buona qualità della vita); infine, l’approccio integrato, volto a considerare io parametri sociale, economico, culturale e politico come parte integrante del lavoro di rivitalizzazione urbana. La proposta di legge prevede, inoltre, l’istituzione di un fondo regionale destinato al finanziamento di investimenti da compiere nei centri storici; si tratta di «interventi organici, e non parziali», come rimarcato dal presidente di Calabriattiva Domenico Talarico, ovvero che siano in grado di affrontare i problemi relativi al dissesto e allo spopolamento in maniera strutturale, complessiva, e non attraverso singoli provvedimenti che alla fine si rivelano poco efficaci e non del tutto risolutivi. Le associazioni coinvolte hanno dichiarato, inoltre, di voler procedere a una raccolta di firme tra i cittadini della regione per creare un vasto movimento d’opinione attorno alla proposta. Si tratta di «guardare al futuro», e di farlo in tempi brevi. Prima che tutto crolli.

Chiara Fazio
redazione@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

x

x