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Reggio, in manette il nipote del boss Alvaro – VIDEO

REGGIO CALABRIA Lo cercavano da mesi perché destinatario di un provvedimento di fermo ed è stato individuato nella notte Carmine Penna, nipote del fratello del boss di Sinopoli, don Mico Alvaro. Il t…

Pubblicato il: 22/12/2016 – 8:42
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Reggio, in manette il nipote del boss Alvaro – VIDEO

REGGIO CALABRIA Lo cercavano da mesi perché destinatario di un provvedimento di fermo ed è stato individuato nella notte Carmine Penna, nipote del fratello del boss di Sinopoli, don Mico Alvaro. Il trentaseienne si nascondeva a Reggio Calabria, nel semicentrale quartiere di Tremulini, all’interno del blocco delle case popolari. Ad individuarlo e bloccarlo sono stati i carabinieri di comando provinciale, agli ordini del colonnello Giancarlo Scafuri, insieme al reparto Cacciatori, che questa mattina all’alba hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento in cui il latitante si nascondeva e in cui era presente anche il nipote sedicenne. Nel corso della perquisizione seguita alla sua cattura, i carabinieri hanno rinvenuto anche 700 grammi di marjuana, divisa in due buste.
Nipote e parente di boss e gregari della potente cosca Alvaro, Penna era ricercato nell’ambito dell’indagine Grifone per una serie di reati in materia di armi e di droga, aggravati dall’aver favorito la ‘ndrangheta. Per i magistrati, il tretaseienne aveva infatti gestito armi e droga per la cosca Santaiti di Seminara, con cui è risultato stabilmente in contatto.

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Trentasei anni, gravato da numerosi precedenti, Penna viene da uno storico casato della ‘ndrangheta reggina, segnato dal sangue di quella che appare una faida familiare. Figlio di Grazia Alvaro, ha perso la madre presumibilmente per lupara bianca nel 1990. Una sparizione che secondo fonti investigative sarebbe legata all’omicidio di Giuseppe Penna, ucciso dal consuocero Carmine Alvaro, fratello di don Mico, nel 2006. La scia di sangue però non si è fermata. Nel 2001, anche la sorella di Carmine Penna è stata brutalmente uccisa a coltellate, mentre si trovava ricoverata all’ospedale di Scilla. A macchiarsi del suo omicidio il marito, Francescoantonio Alvaro, freddato nel 2014 con due colpi di fucile sparati a distanza ravvicinata, che – secondo le perizie medico legali – lo hanno raggiunto senza ucciderlo. Il colpo di grazia gli è stato sparato in pieno volto con una pistola da qualcuno che – secondo fonti investigative – ha voluto ammazzarlo, guardandolo in faccia.

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it

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