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Aeroporti, ora Reggio e Crotone sono davvero a rischio

REGGIO CALABRIA Gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone sono in bilico, da oggi ancora di più. La storia dei due scali è un thriller zeppo di colpi di scena: proprio quando una speranza stava pe…

Pubblicato il: 19/01/2017 – 17:52
Aeroporti, ora Reggio e Crotone sono davvero a rischio

REGGIO CALABRIA Gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone sono in bilico, da oggi ancora di più. La storia dei due scali è un thriller zeppo di colpi di scena: proprio quando una speranza stava per affacciarsi all’orizzonte (quanto meno per lo scalo dello Stretto), ecco la sentenza del Tar che ribalta tutto e allunga ulteriormente i tempi per il possibile “salvataggio” delle due infrastrutture. La storia, però, è anche una farsa. Perché proprio nelle stesse ore in cui la sentenza dei giudici catanzaresi, accogliendo il ricorso della Sagas, stabiliva la nullità del bando di Enac per la gestione degli aeroporti e il conseguente riavvio dell’intera procedura, a Roma si svolgeva un vertice surreale tra il ministro Delrio, il governatore Oliverio e i sindaci di Reggio e Crotone, Falcomatà e Pugliese. Un incontro al termine del quale il ministero, con una nota, prometteva che «a breve saranno individuati i vincitori delle procedure di gara e saranno espletati gli adempimenti per l’operatività effettiva dei due aeroporti». Insomma, a Roma ignoravano completamente le decisioni del Tar e hanno discusso senza il più importante convitato di pietra. Enac, intanto, ha già dato mandato all’Avvocatura dello Stato di impugnare la sentenza e di richiedere, contestualmente, la sospensiva degli effetti della stessa.
Dunque il vertice di stamattina è stato inutile? Probabilmente, anche se comunque Delrio ha assicurato la proroga dell’esercizio provvisorio della Sogas (la società di gestione dello scalo di Reggio, in stato di fallimento), «la massima attenzione» di Alitalia circa la sua operatività al “Minniti” e la risoluzione delle criticità della torre di controllo di Crotone, con l’inserimento dell’aeroporto “Sant’Anna” nel contratto di programma Stato-Enav, che renderebbe gratuito il servizio così come avviene in quasi tutti gli scali nazionali.

SCENARI Forse fin troppo entusiasta Falcomatà: «Reggio continuerà a volare. Oggi abbiamo segnato un goal, ma la partita è ancora lunga». Già, lunga e complicata. Enac ha deciso di opporsi alla sentenza del Tar e dunque per il momento tramonta l’ipotesi di un nuovo bando senza quella “corsia preferenziale” che, secondo i giudici amministrativi, avrebbe violato i principi di concorrenza e, in pratica, favorito il partecipante che ha presentato offerte per entrambi gli scali, in questo caso Sacal, la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme.
Flora Sculco, consigliera regionale che ha perorato la causa di Sagas – la società a totale partecipazione pubblica (Comuni di Crotone e Isola Capo rizzuto e Regione Calabria) che concorreva per la gestione dello scalo di Crotone –, era convinta fosse questa la strada più opportuna da intraprendere: «Quell’ingiusto criterio di premialità rappresentava un vero e proprio sopruso. Adesso Enac può ripubblicare il bando in tempi brevi, non prima però di aver, insieme a ministero e Regione, coinvolto i territori».

IL TEMPO SCORRE In ogni caso, i tempi si allungheranno. E Reggio e Crotone non sembrano in condizione di aspettare ancora.
Il 24 gennaio scade il primo esercizio provvisorio di Sogas, garantito dai 696mila euro assegnati alla società dalla Provincia guidata da Peppe Raffa. Il milione di euro liquidato tra ieri e oggi da Regione (900mila) e Comune (100mila) dovrebbe convincere il giudice delegato del tribunale fallimentare a prorogare di altri tre mesi il regime speciale della società. Ma poi? Cosa succederà? Quale azionista metterà di nuovo mano al portafogli per prolungare ancora l’esercizio provvisorio? È più che lecito ipotizzare che Enac non riuscirà a chiudere la partita entro i prossimi tre mesi e dunque sarà probabilmente necessaria una proroga della proroga.
Lo dicono i precedenti: il primo bando dell’ente per l’aviazione civile è stato pubblicato il 2 settembre e, fino a oggi, i vincitori non erano stati ancora scelti. Anche in questo caso Falcomatà ha mostrato ottimismo: «Lo stop del Tar complica la vicenda, ma lavoreremo con il ministero, con Enac e con la Regione affinché si trovi una soluzione in tempi brevissimi». Più prudente l’assessore regionale alla Logistica, Francesco Russo: «Le sentenze si applicano e non si discutono. È chiaro che una pronuncia di questo tipo rimette tutto in campo. Adesso bisognerà capire cosa succederà e, soprattutto, cosa deciderà di fare Enac». Per la sottosegretaria di Stato Dorina Bianchi, invece, l’unica via da percorrere è l’impugnativa alla sentenza, la stessa scelta da Enac. 
Che una pronuncia negativa dei giudici avrebbe complicato le cose lo sapeva anche Delrio, che infatti stamattina si sarebbe rivolto così al sindaco Pugliese: «Ritirate il ricorso». Troppo tardi, ora è tutto da rifare. E la situazione resta drammatica proprio a Crotone, con l’aeroporto chiuso da novembre e, alla luce delle complicazioni attuali, chissà per quanto altro tempo ancora.
In mezzo ci stanno i viaggiatori, il diritto alla mobilità di due intere province e il destino dei 100 dipendenti dello scalo di Reggio e dei 28 di quello pitagorico. Tutti sperano in una risoluzione positiva di una fin troppo lunga storia. Ma il finale dei thriller è sempre imprevedibile.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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