Ad Oliverio serve una ripartenza
Lunedì il presidente Mario Oliverio renderà conto ai calabresi dei primi due anni di gestione a sua guida della Regione! “Calabria in corsa” è l’azzeccatissimo slogan dell’iniziativa, quasi a voler d…

Lunedì il presidente Mario Oliverio renderà conto ai calabresi dei primi due anni di gestione a sua guida della Regione! “Calabria in corsa” è l’azzeccatissimo slogan dell’iniziativa, quasi a voler dare l’idea che il comune sentire di una Regione percepita come statica e ferma è più frutto di una scarsa comunicazione che dello scarso impegno del suo esecutivo e dello stesso consiglio regionale! Mi piace subito sottolineare che, tra pochi giorni, l’assise di Palazzo Campanella raddoppierà la sua presenza femminile con l’ingresso dell’ottima Wanda Ferro, risultata vincente nei confronti di una legge elettorale iniqua che, è bene ricordare, è stata voluta e imposta dal suo stesso schieramento politico! Se è vero, come ha detto Papa Francesco, che le donne hanno più coraggio degli uomini non possiamo non augurarci che il duo Sculco-Ferro ce ne offra abbondantemente prova in questa seconda parte di legislatura!
Soprattutto per il bene della Calabria.
Qualcuno ha avuto da ridire sull’opportunità dell’iniziativa, ma se dal contesto conclusivo si dovesse intravedere la possibilità di considerarla più una sorta di “operazione verità” che una vetrina autocelebrativa allora bisognerà convenire con quanti ne hanno consigliato il suo svolgimento ritenendola necessaria! Io addirittura mi sentirei di parlare a questo punto anche della sua utilità se l’occasione rappresenterà il momento dell’abbandono dell’indecoroso ricorso all’autoincensamento di maniera da parte degli attori protagonisti e del superamento dell’inclinazione al pregiudizialismo da parte dei soliti scontenti di turno per avviare finalmente quel virtuoso percorso di trasparenza che la stragrande maggioranza delle centinaia di migliaia di calabresi che hanno votato per Oliverio alla presidenza della Regione si auspicava e che ancora si aspetta!
Ciò in quanto tutti, e dico tutti, lo ritengono il vero unico antidoto per debellare definitivamente il cancro del disdoro che accompagna il complesso dei comportamenti, sia normativi che gestionali, posti in essere dal sistema burocratico che molto spesso crea situazioni di cortocircuito (non solo mediatico) con il potere decisionale! Il caso di un concorso per categorie privilegiate che si trascina per oltre sette anni e le vicende che hanno contribuito al fallimento di enti sub regionali e fondazioni sono emblematici!
In proposito non posso fare a meno di confessare che personalmente sono a conoscenza di molte situazioni incresciose che si sono create proprio a causa della persistenza di lacune organizzative non certo imputabili alle sole distrazioni degli assessori e dei dirigenti dipartimentali!
Proprio per questo allora la giornata di lunedì dovrà rappresentare un’occasione ghiotta per Mario Oliverio affinchè, con la consapevolezza di cui è portatore, trasmetta con forza il messaggio che in verità era insito nello stesso programma di accompagnamento alla sua candidatura! Non si può consentire di proseguire la legislatura senza che si ponga una pietra miliare che funga da spartiacque tra il passato arruffone di scopellitiana memoria (fatto di confusione e di emergenzialità fittizia) e l’esigenza inderogabile di porre ordine e semplificazione non tanto nei singoli dipartimenti quanto nel complicato sistema burocratico che, se disegnato a misura di “metodo amministrativo localistico”, potrebbe rideterminare lo stesso fallimento già sperimentato dalla giunta Scopelliti. L’auspicio, quindi, è che Oliverio non trovi nessuna difficoltà ad ammettere che alcuni errori sono stati commessi, poiché – come diceva il grande Montanelli – l’infallibilità è esclusiva di Dio e degli imbecilli!
*Dirigente Pd e già presidente Field