Pagamenti all'Asp di Cosenza, nuovo blitz della Finanza
COSENZA Blitz della guardia di finanza di Cosenza negli uffici dell’Asp di Cosenza. I finanzieri, su disposizione del procuratore capo Mario Spagnuolo e dell’aggiunto Marisa Manzini, hanno passa…

COSENZA Blitz della guardia di finanza di Cosenza negli uffici dell’Asp di Cosenza. I finanzieri, su disposizione del procuratore capo Mario Spagnuolo e dell’aggiunto Marisa Manzini, hanno passato al setaccio gli uffici della Azienda sanitaria portando via una copiosa quantità di documenti relativa ad alcuni pagamenti effettuati in favore di creditori, in particolare cliniche private. Nel mirino, una serie di fatture che potrebbero essere state duplicate e, quindi, liquidate due volte dall’Azienda sanitaria. La cifra “incriminata”, frutto di contenziosi e cessioni di crediti, ammonterebbe a svariati milioni di euro.
È uno dei filoni sui quali indaga la Guardia di finanza ed è, anche, un’ipotesi al vaglio del management dell’Azienda sanitaria provinciale. I controlli sono partiti già da un po’ di mesi. Dalle sentenze si risalirà ai beneficiari delle liquidazioni e, da lì, si partirà per trovare le fatture e verificare il loro eventuale doppio pagamento. L’ipotesi di fondo è che esista un sistema ben preciso, fatto di complicità all’interno dell’Asp, società finanziarie pronte ad approfittare delle inerzie del sistema pubblico e studi legali pronti a inserirsi nelle pieghe delle procedure di pignoramento per ottenere grosse cifre a discapito del sistema sanitario regionale.
litico regionale si è già levata, in proposito, la voce del consigliere regionale del Pd Carlo Guccione. Una sua interrogazione, rivolta al governatore Mario Oliverio, giace senza risposta da settimane. E affronta proprio la questione dei doppi pagamenti. Innanzitutto qualche cifra: «Il 25% del bilancio annuale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza – scrive Guccione – non viene impiegato per la salute dei cittadini. L’Asp subisce una mole di pignoramenti verso terzi pari a oltre 150 milioni di euro, con un contenzioso pendente di 100 milioni. Si tratta di 250 milioni di euro sottratti alla erogazione di servizi sanitari ai cittadini».
Sono numeri enormi, il risultato di una mole di pratiche molto difficile da controllare: «La situazione dei pignoramenti e contenziosi rischia di peggiorare sempre di più, anche alla luce dell’esiguità di personale specifico interno a disposizione della Direzione in materia legale». In alcuni casi, dice ancora il consigliere regionale dem, «è stato inviato a rappresentare l’Asp di Cosenza un dipendente specialista in psicologia. In altri casi la carente o distorta trasmissione di informazione tra i vari uffici ha comportato finanche duplicazioni di pagamenti». La questione era già stata messa nero su bianco in un atto ufficiale depositato al consiglio regionale della Calabria.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it