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“Velina Rossa” si candida in Calabria: «Anche senza i “dalemiani”»

A Massimo D’Alema l’ha già comunicato? «No, no. Lo apprenderà anche lui dopo aver letto la Velina Rossa». Ma come, scende in campo per il suo movimento e nemmeno lo informa? «A parte che non ho ancor…

Pubblicato il: 23/02/2017 – 14:06
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“Velina Rossa” si candida in Calabria: «Anche senza i “dalemiani”»

A Massimo D’Alema l’ha già comunicato?
«No, no. Lo apprenderà anche lui dopo aver letto la Velina Rossa».
Ma come, scende in campo per il suo movimento e nemmeno lo informa?
«A parte che non ho ancora sciolto le riserve, ma poi non è che io sia un D’Alema-dipendente. Sono solo un suo amico e sostenitore».
A bordo di un pullman, in giro per il centro di Roma, Pasquale Laurito, classe 1927, nativo di Lungro, nel cuore della Calabria arbëreshe, resta sempre incollato al telefono. Da quando in Transatlantico è stato diffuso l’ultimo numero della Velina – lo storico foglio della sinistra vicina a Baffino –, l’edizione in cui Laurito dichiara di essere stato sollecitato da «un gruppo di compagni» a candidarsi al Senato in Calabria con la sinistra anti renziana, il cellulare di uno decani della stampa parlamentare non smette di squillare nemmeno un istante.
Dunque, a 90 anni un ritorno alle origini?
«Torno nei luoghi del cuore. Sarà un ritorno a casa per far rigenerare il sogno di quei minatori che nel 1946 hanno dato il 72 per cento alla Repubblica e il 60 per cento al Pci. Sarà un ritorno in Calabria, non un viaggio in California».
C’è sempre Renzi nel mirino…
«Non condivido la sua gestione del Pd».
Era la casa di tutti, ora è diventata la cosa di molti. Lei si candida, ma sa che in Calabria non troverà molti dalemiani. Quelli che si professavano tali sono spariti…
«È un errore madornale pensare ciò. In questo momento sono tutti aggrappati al potere, parlo di quelli dell’establishment. Ma la gente comune è con noi, che proviamo a ripartire con un movimento autenticamente di sinistra».
Oliverio, Bruno Bossio, Adamo. Le faccio i nomi dei big calabresi che in questi decenni hanno vantato rapporti di vicinanza a D’Alema e che non lo hanno seguito in questa scissione…
«Scelte loro in cui non entro. Io so che così facendo si stanno aprendo praterie per Grillo e i populisti».
In campagna elettorale di cosa parlerà?
«Si tratta di un ritorno per capire la crisi sociale di una Calabria che per troppo tempo è stata adulata dalle promesse e dalle chiacchiere».
A 90 anni è una sfida ardua…
«Quando i compagni chiamano, è difficile rispondere di no. Le sollecitazioni arrivate dagli esponenti della sinistra dei paesi italo-albanesi sono davvero forti. È con loro che vorrei condurre questa nuova battaglia».
Qualcuno, intanto, avvisi D’Alema.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

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