Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 1:11
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Gioia Tauro, strana chiazza in mare davanti al depuratore

GIOIA TAURO «Una strana chiazza nera è apparsa in questi giorni, davanti la foce del fiume budello a Gioia Tauro, la chiazza nera ed uniforme è emersa proprio dov’è lo scarico del depuratore Iam, che…

Pubblicato il: 10/03/2017 – 17:14
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Gioia Tauro, strana chiazza in mare davanti al depuratore

GIOIA TAURO «Una strana chiazza nera è apparsa in questi giorni, davanti la foce del fiume budello a Gioia Tauro, la chiazza nera ed uniforme è emersa proprio dov’è lo scarico del depuratore Iam, che in teoria dovrebbe scaricare a mare acqua bianca depurata, non tossica, inodore e incolore». La denuncia arriva da Valerio Romano, segretario generale della Filcams Cgil di Gioia Tauro, con tanto di foto esplicativa.
«Non si può continuare così – scrive Romano –, non si può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, nell’attesa che le istituzioni si muovano a tutela della salute dei cittadini e della natura che ci circonda. È chiaro che se quella chiazza, che non sembra né bianca né depurata, proviene dallo scarico della Iam c’è qualcosa che non funziona e che va rivisto al più presto».
«Non si può continuare a mettere a repentaglio la salute pubblica – dice il sindacalista –, dei bagnanti in estate e dei cittadini tutti, non si può continuare ad inquinare il nostro mare ne pagheremo tutti le conseguenze sia di salute che economiche. Spesso si sottovaluta il fatto, che il mare, il nostro mare dà lavoro a centinaia di famiglie tra pescatori e addetti al turismo ed ai pubblici esercizi. Non possono essere sempre i più deboli a pagare, i lidi e le strutture ricettive turistico balneari, della costa che a causa degli scarichi abusivi o malfunzionanti mettono a repentaglio la stagione turistica, o i pochi pescatori del territorio, come già successo lo scorso anno».
Per il segretario generale «è ora di dire basta, è ora di sostenere e di obbligare l’impianto di depurazione a garantire la salute e la sicurezza pubblica. È ora che la Regione Calabria, la Città metropolitana e il Comune di Gioia Tauro, obblighino l’azienda a rispettare le regole e le leggi. E ora di obbligare la Iam a riparare quello scarico, o quella falla, che per obbligo imposto dal Comune nell’allora autorizzazione rilasciata doveva scaricare a 300 metri dalla costa (oggi dista a poco più di 100) oppure è necessario cambiare qualcosa. È necessario infatti, che quello scarico venga messo a vista, monitorato 24 ore su 24 con web cam crepuscolare, per come proposto dall’associazione ambientale Iride, in uno degli ultimi incontri avuto con la Iam e la Regione, così da dare la possibilità ai cittadini di poter verificare da casa, ciò che quotidianamente viene scaricato dal depuratore a mare. Ci chiediamo allora cosa aspetti la magistratura ad intervenire, i carabinieri del Noe e tutti gli enti preposti, al fine di salvaguardare la salute pubblica e di evitare un possibile danno ambientale».
Infine l’invito, rivolto all’assessore regionale all’Ambiente Rizzo e ai dirigenti della Iam a un giro in barca: «Li vorremmo portare a pescare, insieme ai pescatori del luogo ed insieme ai proprietari delle strutture balneari. Andremo a farlo vicino lo scarico, con una rete o con una canna da pesca, e poi vorremmo provare a cucinarlo, anche magari fare un bagno, li dove i limiti di legge lo consentono saranno mai dei nostri?».

Argomenti
Categorie collegate

x

x