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Consorzi di bonifica fuori controllo, intervenire è necessario

Leggo con molta meraviglia le dichiarazioni del collega Bevacqua, presidente della quarta Commissione sempre in prima linea nel difendere il ruolo e l’autonomia del Consiglio Regionale, a proposito…

Pubblicato il: 15/03/2017 – 12:59
Consorzi di bonifica fuori controllo, intervenire è necessario

Leggo con molta meraviglia le dichiarazioni del collega Bevacqua, presidente della quarta Commissione sempre in prima linea nel difendere il ruolo e l’autonomia del Consiglio Regionale, a proposito della proposta di riforma della normativa in materia di consorzio di bonifica che ho depositato alla segreteria della presidenza del consiglio regionale lunedì scorso e che rappresenta un lavoro realizzato insieme al mio capogruppo Sebi Romeo.
Pur non volendo in alcun modo entrare in polemica col collega, e ritenendo che la discussione sulle questioni sollevate da Bevacqua andasse affrontata, e vada eventualmente affrontata, in maniera più approfondita in altre sedi, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni.
Intanto la proposta di legge in oggetto non mi pare entri in alcun modo in conflitto né con le linee guida della giunta e del presidente Oliverio, né con le proposte incardinate dal collega Mauro D’Acri, e rappresenta, come ogni proposta al vaglio delle commissioni, una base di discussione suscettibile di valutazioni, emendamenti e integrazioni.
Vorrei invece sottolineare, tornando al merito delle questioni, che ritenevo e ritengo ancor più oggi, che riformare profondamente anche la materia dei Consorzi di bonifica come si sta facendo con un grande lavoro per tante altre materie e per importanti settori dell’amministrazione regionale, rappresenti un obbligo imprescindibile per chi, come me e come Bevacqua, è stato incaricato dai calabresi del compito di rendere la nostra terra una regione “normale”, lavorando con coraggio e determinazione al taglio degli sprechi ed alla razionalizzazione delle risorse con la finalità di erogare servizi più efficienti.
Le cronache e gli atti delle commissioni Ambiente e Vigilanza, oltre che le decine di amministratori locali e di cittadini che quotidianamente incontriamo in lungo e largo girando la nostra regione, dimostrano come il settore delle bonifiche sia totalmente fuori controllo, perché ancora organizzato secondo vecchie logiche che di fatto favoriscono sprechi, sperperi e sacche di interessi e privilegi inaccettabili sui quali abbiamo il dovere di mettere mano con una profonda revisione, come si sta facendo in tutte le regioni d’Italia.
Tutto ciò a partire dalla necessità di razionalizzare, riorganizzare, efficientare il sistema a partire dalla scelta netta di ridurre gli attuali undici consorzi a cinque con la eventuale previsione di sottoambiti.
Questo lo spirito di una proposta che vuole essere un contributo a una discussione su cui è peraltro alta l’attenzione dei calabresi e su cui si richiedono a mio parere scelte nette, forti e radicali.
Nessuno sgarbo, nessuna confusione, solo un naturale svilupparsi di dinamiche ed approfondimenti su una materia complessa rispetto alla quale l’unica cosa inaccettabile sarebbe quella di restare fermi al palo.

consigliere regionale della Calabria

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