Consorzi di bonifica, «nel vuoto gli appelli a Oliverio»
REGGIO CALABRIA «Sembra cadere nel vuoto qualunque appello rivolto al presidente Oliverio affinché vengano risolte problematiche importanti, come quelle che riguardano la reale possibilità per i Cons…

REGGIO CALABRIA «Sembra cadere nel vuoto qualunque appello rivolto al presidente Oliverio affinché vengano risolte problematiche importanti, come quelle che riguardano la reale possibilità per i Consorzi di bonifica di offrire i loro servizi al territorio e alle aziende agricole». Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale di Forza Italia Wanda Ferro (Gruppo misto). «Più di un mese fa – spiega – io stessa avevo chiesto al governatore di farsi carico del preoccupato grido di allarme lanciato dal presidente del Consorzio Ionio Catanzarese Grazioso Manno, sulla mancata destinazione di risorse agli enti consortili, impossibilitati a svolgere il loro lavoro nella manutenzione delle opere di bonifica e degli impianti irrigui. Una asfissia finanziaria che ha costretto anche all’avvio di procedure di licenziamento per il personale». «Eppure – aggiunge Wanda Ferro – nessun segnale arriva dal “buen retiro” di Oliverio, da quelle stanze al decimo piano della Cittadella evidentemente troppo elevate e ovattate perché il lungo riposo del governatore venga disturbato dalle proteste e dalle richieste di aiuto che arrivano da tutte le organizzazioni di categoria, da Confagricoltura a Coldiretti, oltre che dalle organizzazioni sindacali del comparto. La Regione è rimasta inerte anche dopo i danni che i nubifragi dello scorso mese di gennaio hanno provocato alle strutture consortili situate lungo i fiumi Simeri e Alli, creando una situazione di pericolo per l’incolumità pubblica e sopratutto il concreto rischio di non potere erogare il servizio irriguo alle aziende agricole di tutta l’area dell’alto Ionio catanzarese». «È necessario – conclude la consigliere – che la Regione faccia la propria parte, destinando le risorse necessarie ad assicurare la messa in sicurezza del territorio e il ripristino di quegli impianti da cui dipende la sopravvivenza di quelle imprese agricole che rappresentano una fetta importante dell’economia di questa parte di Calabria».