COSENZA I carabinieri hanno eseguito l’applicazione di una misura cautelare in carcere per Valerio Salvatore Crivello, condannato in primo grado nel processo “Tela del ragno”. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte di Assise di Cosenza (presidente Giovanni Garofalo a latere la collega Francesca De Vuono), su richiesta della Dda di Catanzaro dopo la condanna all’ergastolo inflitta lo scorso 29 settembre.
Secondo i giudici «sussistono gravi indizi di colpevolezza». Crivello è accusato dell’omicidio di Pietro Serpa e per detenzione illegale di armi. «Sussiste – anche scrivono i giudici – il pericolo di fuga e il pericolo che Crivello possa allontanarsi dal territorio nazionale per sottrarsi alla grave condanna emessa nei suoi confronti, qualora divenisse irrevocabile. Tale pericolo di fuga deve ritenersi attuale» tenuto conto che la Corte di appello di Catanzaro, lo scorso marzo, con l’annullamento parziale della sentenza, emessa dal Tribunale di Paola nel marzo 2015, ha scarcerato Crivello che era detenuto nel carcere di Terni. La Corte di Assise ha disposto, quindi, il carcere «tenendo conto della gravità della contestazione e della personalità dell’imputato».
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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