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Reggio, Libera chiede a Minniti un intervento su Arghillà

REGGIO CALABRIA Ai margini della conferenza regionale sulla sicurezza, tenutasi in Prefettura a Reggio Calabria, una delegazione dell’associazione Libera si è incontrata con il ministro degli Intern…

Pubblicato il: 18/04/2017 – 16:31
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Reggio, Libera chiede a Minniti un intervento su Arghillà

REGGIO CALABRIA Ai margini della conferenza regionale sulla sicurezza, tenutasi in Prefettura a Reggio Calabria, una delegazione dell’associazione Libera si è incontrata con il ministro degli Interni Marco Minniti e con il prefetto Michele Di Bari. Lo rendono noto Don Ennio Stamile, responsabile regionale di Libera, e Mario Nasone, referente di Libera per Arghillà. Oggetto dell’incontro la grave situazione di illegalità, di degrado ambientale e sociale della zona nord del quartiere di Arghillà dove vivono migliaia di persone, in una condizione di precarietà alloggiativa, di mancanza di servizi sanitari e sociali che si riflette in particolare sui diritti alla salute, all’istruzione, allo sport, al tempo libero, dei bambini e dei ragazzi. Libera, che nei giorni scorsi ha inviato alle varie autorità un dettagliato promemoria sui problemi del quartiere, ha dato atto al prefetto e al sindaco della città di avere iniziato, ognuno per le proprie competenze, a farsi carico delle esigenze di questa periferia della città dopo anni di abbandono da parte delle istituzioni. In particolare l’attivazione del tavolo tecnico su Arghillà voluto dal sindaco Falcomatà e guidato da Franco Arcidiaco e dall’assessore Angela Marcianò, sta svolgendo un ruolo importante di raccordo e di programmazione tra i vari assessorati, le istituzioni interessate e le parti sociali. Un quartiere che grazie alla attività della parrocchia, delle associazioni e dell’Istituto comprensivo Radice-Alighieri, unico presidio dello Stato sul territorio assieme alla casa circondariale, ha iniziato un percorso di rinascita civile e spirituale e che richiede però interventi più massicci e incisivi in grado di cambiare il volto di questa parte di comunità reggina che rifiuta di essere trattata da ghetto. Libera ha chiesto in particolare: l’attivazione di un commissariato di polizia nel quartiere in grado di potere ventiquattro su ventiquattro svolgere funzione di prevenzione e di deterrenza, con la possibilità di garantire un intervento tempestivo per contrastare le situazioni d’illegalità e diventare un riferimento di prossimità per la parte sana della popolazione. Ancora la creazione di un gruppo interforze di polizia e vigili urbani che assieme ai funzionari comunali del patrimonio esegui un censimento a tappeto delle persone che occupano gli alloggi, di verifica della titolarità o meno, demandando al comune e alle politiche sociali gli interventi a favore dei nuclei familiari in situazione di povertà che richiedono interventi alternativi sul piano abitativo e sociale. Il prefetto ha assicurato che già si sta lavorando su questo fronte, ricordando che accanto agli interventi sulla sicurezza va affrontata l’altrettanto importante questione sociale che investe il quartiere e si è impegnato a coinvolgere Libera al tavolo che programmerà gli interventi. Il ministro Marco Minniti ha assicurato il suo sostegno alle iniziative che Prefettura, Comune ed associazioni proporranno. 

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