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FURBETTI | Spagnuolo: «È la punta di un iceberg» – VIDEO

COSENZA «È un lavoro che per un fatto meramente casuale include tre filoni di indagini, due che riguardano gli assenteisti e un altro un arresto per bancarotta fraudolenta». Lo ha detto il procurat…

Pubblicato il: 19/04/2017 – 10:57
FURBETTI | Spagnuolo: «È la punta di un iceberg» – VIDEO

COSENZA «È un lavoro che per un fatto meramente casuale include tre filoni di indagini, due che riguardano gli assenteisti e un altro un arresto per bancarotta fraudolenta». Lo ha detto il procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo illustrando alla stampa la complessa attività di indagine condotta con il supporto della guardia di finanza che ha portato all’esecuzione di complessive 12 misure interdittive per assenteismo nei confronti di 8 dipendenti del Comune di San Vincenzo La Costa, nel Cosentino, e di quattro dipendenti dell’Asp di Cosenza (un medico e tre infermieri) impiegati nel servizio dell’assistenza domiciliare. Poi la Finanza ha eseguito una misura cautelare ai domiciliare nei confronti di Vincenzino Scaglione proprietario di una società edile a Montalto Uffugo accusato di bancarotta fraudolenta. Notificate tre misure interdittive anche nei confronti di suoi tre stretti familiari. Le indagini sono state tutte coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini, condotte dai sostituti Donatella Donato (filone assenteisti) e Domenico Frascino (inchiesta bancarotta). Un lavoro complesso eseguito dalla guardia di finanza. 

SPAGNUOLO: PA OPACA «Abbiamo pensato – ha detto Spagnuolo – di renderne conto congiuntamente proprio per evidenziare l’intensa attività svolta dalla guardia di finanza e sono orgoglioso della presenza qui del generale Miglioli che evidenzia il sinergico lavoro che stiamo portando avanti. Un plauso va a tutta la polizia giudiziaria, al procuratore aggiunto Manzini che ha coordinato il lavoro e ai sostituti Donato e Frascino. Il filone sugli assenteisti evidenzia come il nostro intento è quello di contrastare in ogni modo questo fenomeno. Sugli assenteisti dell’Asp esprimiamo una notte di dolore perché riguarda persone che avrebbero dovuto prendersi cura degli ammalati. Siamo in presenza di una pubblica amministrazione opaca. Le indagini sull’assenteismo sono solo la punta dell’iceberg di un lavoro in corso e di cui parleremo solo alla fine. L’indagine sulla bancarotta invece ha evidenziato la presenza di un grave problema che affligge l’economia calabrese e su questo la Procura sarà sempre molto severa. In tale contesto sono state presentate altre richieste su cui lavoreremo. La bancarotta scoperta con questa operazione ha creato un sanno di un paio di milioni di euro, mentre il valore dei beni  sequestrati ammonta a circa 400-500mila euro». Il generale Gianluigi Miglioli, comandante della guardia di finanza in Calabria ha sottolineato come si sia “creata una bellissima osmosi con la Procura e stiamo facendo un ottimo lavoro. Assicuro che opereremo ancora di più e sono certo che ci rivedremo presto per altre attività». 

MANZINI: ASSENTEISTI IN UNA TERRA SENZA LAVORO Il procuratore aggiunto Marisa Manzini ha ribadito «la professionalità della guardia di finanza e dei colleghi. Queste attività – ha aggiunto – puntano l’attenzione su due aspetti importanti: il diritto al lavoro e all’iniziativa economica. Il fenomeno degli assenteisti fa riflettere sul fatto che chi in questo momento e in questa terra ha un lavoro non comprende quanto sia fortunato rispetto a tanti giovani senza impiego ed è per questo che le pubbliche amministrazioni dovrebbero essere più rigide nei controlli. Anche l’operazione sulla bancarotta pone la questione dell’importanza dell’iniziativa economica e di una concorrenza economica sana».

GRAZIOLI: BANCAROTTA DILAGANTE Il colonnello Marco Grazioli, comandante provinciale della guardia di finanza: «L‘efficienza e la correttezza nelle pubbliche amministrazioni dovrebbero essere le linee guida di un corretto esempio. Anche le indagini sulla bancarotta fraudolenta riguardano un problema diffuso qui perché dilaga un sistema che penalizza l’economia sana. L’inchiesta sugli assenteisti partono da alcune segnalazioni e poi si avvia una complessa attività di verifica attraverso il riscontro delle immagini e ulteriori controlli». Il pm Domenico Frascino si è associato ai ringraziamenti alla guardia di finanza per «l’egregio lavoro svolto. Nella vicenda relativa alla bancarotta le indagini  documentali hanno accertato anche la distrazione di beni immobili da una società madre a una società cartiera ovvero fasulla. È emerso un sistema di distrazione singolare». 
Il tenente colonnello Ciro Ciavarella ha fornito alcuni particolari sulle operazioni: «Sulla bancarotta abbiamo eseguito una misura cautelare ai domiciliari nei confronti del proprietario di una delle società che è ritenuto il responsabile del fallimento e sono state notificate altre tre interdizioni per suoi familiari che risultavano intestatari delle nuove società. Sugli assenteisti al Comune di San Vincenzo abbiamo notificato otto obblighi di firma alla polizia giudiziaria. Sull’Asp le misure interdittive hanno riguardato quattro dipendenti dell’Unità di assistenza domiciliare integrata/ nello specifico è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per un anno nei confronti di un medico e tre infermieri. L’attività si è svolta attraverso pedinamenti oltre che con le immagini delle telecamere che riprendono le persone non passare il badge. Non si è trattato mai di un allontanamento di alcuni minuti».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it