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I due Pd di Lamezia litigano sulla Sacal

LAMEZIA TERME Che ci siano due Pd a Lamezia ormai è un dato di fatto. E lo testimonia non soltanto la nota con la quale, ieri, i dem criticavano l’indicazione di Arturo De Felice come presidente dell…

Pubblicato il: 05/05/2017 – 9:21
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I due Pd di Lamezia litigano sulla Sacal

LAMEZIA TERME Che ci siano due Pd a Lamezia ormai è un dato di fatto. E lo testimonia non soltanto la nota con la quale, ieri, i dem criticavano l’indicazione di Arturo De Felice come presidente della Sacal. Oggi i consiglieri comunali del partito sono andati un (bel po’) più in là. E tramite Nicola Mastroianni fanno sapere che «il Pd lametino ha preso una posizione pubblica e ufficiale sulla questione, e chiediamo al sindaco di valutare la possibilità di avere come presidente Sacal Renato Caruso». Lo scontro con il governatore è ormai frontale. Al punto che il partito (uno dei due Pd lametini) preferirebbe avere al comando – forse in nome della “lametinità” – un socio locale piuttosto che l’ex prefetto.  
L’altro Pd, quello legato a Oliverio, invece, interviene sulla bocciatura della scelta di De Felice da parte dei compagni (si sarebbe detto un tempo) di partito. «Apprendiamo dalla stampa, non senza stupore, di un comunicato stampa riconducibile a un non identificabile Pd di Lamezia Terme riguardante la nomina del nuovo cda della Sacal di Lamezia Terme e con una utilizzazione della titolarità del Pd assai discutibile se non priva di qualsiasi legittimazione rispetto all’attuale condizione del Pd nella Città di Lamezia Terme». Lo scrivono i neomembri dell’assemblea nazionale dem Deborah Chirico, Annamaria Cardamone e Pasqualino Mancuso. 
«Ancor più temerario – scrivono i tre esponenti del Pd – il giudizio, superficiale e assai discutibile, sulla condotta che ha ispirato il presidente Oliverio nella proposta, che è stata, non senza significato, poi accolta da tutte le componenti in seno al cda e che ha consentito di sbloccare, in tempi rapidi, la paralisi della Sacal che si è aggiunta, è bene ricordarlo a chi troppo frettolosamente lancia sommari giudizi, alle crisi drammatiche delle Società aeroportuali che hanno gestito gli scali di Crotone e Reggio Calabria».
«Si deve – prosegue la nota –, esclusivamente, alla lungimiranza del presidente Oliverio l’avere individuato, in tempi non sospetti e nel generale disinteresse, nel superamento delle singole gestioni con un unico gestore su scala regionale la strada maestra per riscattare vicende amministrative tragiche ed irresponsabili che sono state affrontate dal governo regionale, e in prima persona proprio  da Mario Oliverio».
«La nomina del dottor De Felice – concludono Chirico, Cardamone e Mancuso – è l’indicazione, senza ritorno, che legalità e trasparenza sono condizioni irrinunciabili e assolutamente prioritarie rispetto a qualsivoglia altra preoccupazione e che il profilo della scelta individuata con grande tempestività dal presidente Oliverio è di assoluta garanzia e che si è inteso svoltare senza tentennamenti e che non si potrà più tornare indietro; la scelta del governatore, e tutta l’impostazione di riordino generale del settore nella nostra Regione, riscattano un passato penoso e restituiscono credibilità alle istituzioni e testimoniano quanto sia grave l’eredità drammatica che è stata ereditata, in questo settore ma non solo, dall’attuale governo regionale».

 

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