Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Tentati omicidi ed estorsioni, chiusa l'inchiesta su Alessandro Torcasio

LAMEZIA TERME Concluse le indagini a carico di Alessandro Torcasio, 34 anni, esponente di spicco della cosca Giampà, per due tentati omicidi ed estorsioni. L’attività di indagine disposta dalla Direz…

Pubblicato il: 05/05/2017 – 8:49
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Tentati omicidi ed estorsioni, chiusa l'inchiesta su Alessandro Torcasio

LAMEZIA TERME Concluse le indagini a carico di Alessandro Torcasio, 34 anni, esponente di spicco della cosca Giampà, per due tentati omicidi ed estorsioni. L’attività di indagine disposta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri, dal procuratore vicario Giovanni Bombardieri e dal sostituto Elio Romano, ha permesso agli agenti della Squadra mobile di ricostruire i diversi episodi che vedono protagonista Torcasio e che si inquadrano nella guerra di mafia avvenuta nel comprensorio di Lamezia Terme tra le contrapposte famiglie di ‘ndrangheta  dei “Giampà’” e dei “Cerra-Torcasio-Gualtieri” caratterizzata da una serie di omicidi avvenuti a ridosso del 2010-2011.
Le nuove accuse rivolte a Torcasio nascono dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia appartenenti alla cosca Giampà e dal riscontro effettuato dagli agenti della Mobile.

TENTATO OMICIDIO GUALTIERI Ad Alessandro Torcasio viene contestato il tentato omicidio di Nicola Gualtieri, alias “coccodrillo” avvenuto precedentemente all’agguato in cui lo stesso Gualtieri rimaneva poi vittima nel novembre del 2010.
Dalle indagini è emerso che Alessandro TOrcasio, per realizzare il suo proposito criminoso, si era appostato nella piazzola soprastante la casa circondariale di Lamezia Terme, in attesa che Gualtieri facesse rientro nella struttura detentiva poiché sottoposto alla misura restrittiva della semilibertà e, imbracciando un kalashnikov, aveva cercato di fare furi la vittima designata, senza tuttavia aver successo poiché al momento dell’esplosione l’arma si era inceppata.

TENTATO OMICIDIO RANIERI Altro episodio contestato, grazie alla ricostruzione investigativa effettuata dalla Squadra mobile, è il tentato omicidio di Ottorino Ranieri, esponente di spicco della cosca avversaria “Cerra-Torcasio-Gualtieri”.
Tra il 25 novembre e il 16 dicembre, Torcasio, con la complicità di Giuseppe Catroppa e Luca Piraina, su mandato del capo cosca Giuseppe Giampà aveva organizzato diversi appostamenti davanti alla casa del padre di Ranieri, sapendo che questi avrebbe dovuto rincasare, essendo sottoposto alla misura restrittiva della sorveglianza speciale. Torcasio lo aspettava amato  di kalashnikov e di una pistola calibro 9, ma l’omicidio non si concretizzò mai perché la vittima non venne mai individuata nel corso degli appostamenti.

 

ESTORSIONI E OMERTÀ Il provvedimento emesso dalla Procura distrettuale di Catanzaro indica Torcasio anche come autore di due distinti episodi di estorsione nei confronti di altrettante attività commerciali, ai cui proprietari, T.P. e V.G., è stata, contestata l’ipotesi di favoreggiamento in quanto, sentiti come parti offese dagli investigatori della Mobile, avrebbero fornito false dichiarazioni tese ad eludere le indagini.

Argomenti
Categorie collegate

x

x