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Sacerdote pestato nella notte a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA  Forse per una banale partita a pallone, forse per una bravata. Non è ancora chiaro il movente che questa notte ha spinto una decina di ragazzi a forzare il cancello d’ingresso della…

Pubblicato il: 24/05/2017 – 8:35
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Sacerdote pestato nella notte a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA  Forse per una banale partita a pallone, forse per una bravata. Non è ancora chiaro il movente che questa notte ha spinto una decina di ragazzi a forzare il cancello d’ingresso della parrocchia Santa Maria del Soccorso, nella periferia sud di Reggio Calabria. Quello che si sa è l’esito – inquietante – dell’incursione.

INTERVENTO DELICATO Il parroco Don Giorgio Costantino, è stato operato nel reparto di Neurochirurgia di Reggio Calabria. L’intervento neurochirurgico necessario per ridurre l’ematoma cerebrale causato dal pestaggio subito questa notte, secondo quanto è stato possibile apprendere, è riuscito e il sacerdote sarebbe stato posto in coma farmacologico. Attorno all’una, don Giorgio ha notato un gruppo di ragazzi all’interno del cortile della canonica. Una presenza allarmante, anche alla luce della devastazione subita dal centro d’ascolto della parrocchia meno di un anno fa. Per questo è uscito, intimando ai giovani di allontanarsi. Ma secondo quanto raccontato dallo stesso don Giorgio ai carabinieri che lo hanno soccorso, il gruppo invece di allontanarsi, lo avrebbe circondato e uno di loro lo avrebbe aggredito a calci e pugni. Poi, temendo di averlo colpito a morte, avrebbe detto a tutti di allontanarsi.

«AIUTO, MI HANNO AGGREDITO» Quando il gruppo è scappato via, il sacerdote ha avvertito i carabinieri, che lo hanno immediatamente portato in ospedale. Sebbene sia rimasto vigile sia dopo l’aggressione, sia nel corso della nottata, secondo alcune fonti, in mattinata sarebbe sprofondato in coma. Qualche ora fa è entrato in sala operatoria, mentre i carabinieri sono al lavoro per identificare i suoi aggressori. Sull’episodio indagano i carabinieri, ma al momento c’è massimo riserbo sugli eventuali sviluppi. «Non possiamo dire nulla al momento», dice il procuratore Federico Cafiero de Raho, «i carabinieri stanno approfondendo».  

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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