Prelevò denaro con un bancomat rubato, indagata la figlia di un boss
LAMEZIA TERME Sarebbe riuscita a rubare un bancomat e a utilizzarlo per prelevare 600 euro da una banca di Lamezia Terme. La Procura di Lamezia Terme ha chiuso le indagini a carico di una 29enne, Ros…

LAMEZIA TERME Sarebbe riuscita a rubare un bancomat e a utilizzarlo per prelevare 600 euro da una banca di Lamezia Terme. La Procura di Lamezia Terme ha chiuso le indagini a carico di una 29enne, Rosanna Notarianni, accusata di ricettazione e di utilizzo fraudolento di mezzi di pagamento. La donna è figlia di un esponente di rilievo dell’omonimo clan di ‘ndrangheta. Le indagini, coordinate dalla Guardia di finanza di Lamezia, al comando del tenente colonnello Fabio Bianco, erano state avviate nell’ottobre 2016 in seguito alla denuncia di un uomo che aveva subito il furto di un marsupio, sottratto dall’auto mentre si trovava posteggiata sul lungomare Falcone-Borsellino di Lamezia. Grazie alle telecamere di sorveglianza della banca, i finanzieri hanno “beccato” Notarianni mentre prelevava i soldi dal bancomat. La successiva perquisizione in casa della donna, disposta dal sostituto procuratore Giulia Scavello, ha permesso di recuperare materiale relativo ad altri furti commessi dalla donna, nonché i 600 euro prelevati dalla banca.