Don Giorgio, altri 4 arresti per favoreggiamento – IL VIDEO DELL'AGGRESSIONE
REGGIO CALABRIA I carabinieri hanno arrestato a Reggio Calabria quattro giovani con l’accusa di favoreggiamento personale nei confronti di Giacomo Gattuso, il 25enne già in stato di fermo per tentato…

REGGIO CALABRIA I carabinieri hanno arrestato a Reggio Calabria quattro giovani con l’accusa di favoreggiamento personale nei confronti di Giacomo Gattuso, il 25enne già in stato di fermo per tentato omicidio in relazione all’aggressione, il 24 maggio scorso, ai danni di mons. Giorgio Costantino, di 74 anni, parroco della chiesa di “Santa Maria del Divin Soccorso”. Nei confronti dei quattro giovani i carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip. I militari hanno anche eseguito un analogo provvedimento, confermando la contestazione di tentato omicidio, nei confronti di Gattuso, che resta così detenuto in carcere.
I quattro giovani arrestati per favoreggiamento, Agostino Ceriolo, di 25 anni, Domenico Zampaglione, di 19, e Salvatore D’Agostino e Simone Liconti, entrambi di 26 anni, secondo l’accusa, nel corso delle investigazioni hanno reso false dichiarazioni per coprire la condotta posta in essere da Giacomo Gattuso. Il Gip, nell’emettere le ordinanze di custodia cautelare a carico di Gattuso e degli altri quattro giovani coinvolti nella vicenda, ha recepito le richieste formulate dal sostituto procuratore titolare delle indagini, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni.
CANONICA COME PORTA L’ingresso della canonica utilizzato come porta di calcio e la decisione di don Giorgio Costantino di chiuderlo: è stata questa, secondo il gip, la causa scatenante dell’aggressione. Monsignor Costantino subì gravi lesioni per le quali fu ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale di Reggio Calabria.
Fu proprio dopo che il parroco chiuse la porta della canonica, per impedire ai cinque giovani di continuare a giocare a calcio e provocare disturbi e schiamazzi, che fu messa in atto l’aggressione per le conseguenze della quale il sacerdote ha rischiato di morire. La gravità del comportamento dei giovani arrestati è accentuata dal fatto che al sacerdote, secondo quanto rileva il gip, fu anche sottratto il telefono cellulare per impedirgli di chiamare i soccorsi.