Vibo, la Provincia chiede il dissequestro della ex statale 110
La Provincia di Vibo Valentia ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari e alla locale Procura il dissequestro del tratto dell’ex ss 110 chiuso al traffico dal 23 marzo scorso. L’istanza è st…

La Provincia di Vibo Valentia ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari e alla locale Procura il dissequestro del tratto dell’ex ss 110 chiuso al traffico dal 23 marzo scorso. L’istanza è stata presentata nella mattinata di martedì a conclusione di alcuni interventi finalizzati all’installazione della segnaletica verticale indicante il pericolo lungo gli 80 metri di strada sottoposti a sequestro. Gli interventi effettuati in passato sul tratto di strada che costeggia il lago Angitola – cruciale per il collegamento dei paesi dell’entroterra con lo svincolo autostradale di Pizzo Calabro – erano stati considerati dagli inquirenti insufficienti a evitare i crolli (verificatisi già a partire dal 2011) e i cedimenti del manto stradale. Tanto che per il tratto di strada in località “Giglioli”, nel territorio comunale di Maierato, al km 3,800, erano stati iscritti nel registro degli indagati l’ex dirigente della Provincia Giacomo Consoli, e due funzionari dello stesso ente, Antonio Francolino e il geometra Francesco Tulino. Il gip, in seguito, nel convalidare il sequestro, ha però riformulato le ipotesi di reato: non più legate all’aver provocato la frana e il pericolo alla sicurezza pubblica, bensì all’omesso collocamento di segnali stradali per impedire pericoli alle persone in un luogo di transito. L’intervento d’installazione della segnaletica, avviato lo scorso 30 maggio, è stato completato in una settimana esatta e implicherà ovviamente anche un collaudo tecnico, mentre nei prossimi giorni è in programma l’installazione delle “bande rumorose” a ridosso del tratto, utili a favorire il rallentamento dei mezzi in circolazione.