Per l'Antimafia c'è una incandidabile a Bagnara
ROMA Sono tre i candidati ritenuti “incandidabili” dalla Commissione Antimafia che ha lavorato anche per la tornata elettorale di domenica prossima. I comuni messi sotto osservazione sono dieci in ci…

ROMA Sono tre i candidati ritenuti “incandidabili” dalla Commissione Antimafia che ha lavorato anche per la tornata elettorale di domenica prossima. I comuni messi sotto osservazione sono dieci in cinque regioni (Calabria, Lazio, Puglia, Sicilia e Campania), cioè quelli sciolti per mafia o per i quali sono state istituite commissioni d’accesso per verificare infiltrazioni. I tre candidati sono: a Bagnara Calabra, la candidata Vincenza Mogavero (lista civica “Per Bagnara”, candidato sindaco Massimo Zoccali), nel comune di Castelnuovo di Porto, Simone Picchiotti (lista “insieme per Carla Glori sindaco”) ed a Monte Sant’Angelo, Mario Arena (lista civica “verso il futuro”, candidato sindaco Donato Troinano).
Vincenza Mogavero, a Bagnara Calabra, è incandidabile per l’Antimafia perché condannata con sentenza definitiva per il reato di intestazione fittizia di beni, aggravata all’articolo 7 (del metodo mafioso). Il caso è stato rilevato dopo le 48 ore, quindi risulta candidata e se sarà eletta sarà ineleggibile. La presidente della commissione antimafia ha sottolineato come «le elezioni in quel comune quindi sono viziate dalla presenza di una candidata che candidata non doveva essere». Concludendo che la commissione ha «segnalato tutto alla Procura competente».