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L'attentato al processo penale

Giudicare è una cosa complicata perché la Giustizia  non può fare a meno  della verità, ma della verità sostanziale per intenderci , ossia di quella verità  che ci dice come sono andati i fatti realm…

Pubblicato il: 24/06/2017 – 15:43
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Giudicare è una cosa complicata perché la Giustizia  non può fare a meno  della verità, ma della verità sostanziale per intenderci , ossia di quella verità  che ci dice come sono andati i fatti realmente.

E infatti anche il ragionevole dubbio sulla colpevolezza ci porta ad una verità processuale: che l’imputato non ha commesso il fatto. E  l’errore giudiziario come lo definiamo? Rispetto alla verità processuale assistiamo a qualcosa di strepitoso. Qui è la verità che dipende dalla Giustizia. Il giudice applica le regole del processo e giudica: la sua giustizia produce la verità processuale. L’errore giudiziario può avvenire solo in itinere e viene rimosso nei gradi successivi. Ma una volta che interviene il giudicato , anche l’errore non rimosso produce la verità. Giustizia e Verità processuale si identificano.

La pubblicità è una fondamentale garanzia di un processo giusto, ma la pubblicità serviva perché  l’opinione pubblica potesse controllare il processo e i giudici. Le cose sono cambiate. L’opinione pubblica non vuole solo essere informata: vuole giudicare. Ecco che l’opinione pubblica si informa  e decide in base ai verbali dei mass media, alle informazioni probatorie veicolate dai mass media, alle posizioni processuali assunte dai mass media. È un altro processo, con regole proprie e criteri di giudizio propri. E con tempi propri, la ragionevole durata del processo  dell’opinione pubblica si consuma in poco tempo. Il verdetto dell’opinione pubblica si forma molto prima di quello dei giudici. E non esistono prove inutilizzabili: se in una intercettazione l’imputato ammette di aver intascato i soldi della corruzione, lui è colpevole anche se l’intercettazione è dichiarata inutilizzabile. La morale si confonde con il diritto. E non esiste il ragionevole dubbio: o si è innocentisti o si è colpevolisti. Rimarrà sempre una parte di società civile che si convincerà dell’errore giudiziario: che un innocente è stato condannato o che un colpevole è stato assolto , e qui si apre il conflitto dei giudicati, per il quale non c’è alcun rimedio. Il processo mediatico  in questo momento storico incide su molti processi penali, già dal momento delle indagini, nessuno però si sofferma sul danno   si può avere in primis sui soggetti che stanno subendo un processo ingiusto. Rimango da avvocato penalista legata agli antichi valori della scuola penale, i processi si fanno in aula e le prove si formano in dibattimento  solo tutelando questo principio riusciremo a tutelare le ingannevoli prove del processo mediatico.

 

 *avvocato penalista 

 

 

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