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«Benedetto cambia la medicina: un anatomo-patologo guiderà Genetica»

REGGIO CALABRIA C’è una delibera firmata dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, Frank Benedetto, che non piace al segretario generale dell’Anaao-Assomed Gianluigi Scaffid…

Pubblicato il: 05/07/2017 – 11:53
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«Benedetto cambia la medicina: un anatomo-patologo guiderà Genetica»

REGGIO CALABRIA C’è una delibera firmata dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, Frank Benedetto, che non piace al segretario generale dell’Anaao-Assomed Gianluigi Scaffidi. È stata pubblicata il 3 luglio scorso. E il rappresentante del sindacato dei medici lo considera un «atto gravissimo, sotto il profilo scientifico e medico-legale». Andiamo ai fatti, riassunti in una comunicazione che arriva sul tavolo del Collegio sindacale dell’Ao, del ministro alla Sanità Lorenzin, del governatore Oliverio e del dg del dipartimento regionale Tutela della Salute.
«Lei assegna ad interim – scrive Scaffidi rivolgendosi a Benedetto – la direzione dell’Unitò operativa “Microbiologia e Virologia” e, addirittura, dell’Uo “Genetica Medica” al capo dipartimento “Servizi” specialista in Anatomia Patologica. Evidentemente oltre le pecche di natura amministrativa certificate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria (il riferimento è alle motivazioni dell’archiviazione incassata da Benedetto in un’indagine della procura reggina, ndr) lei dimostra anche di non conoscere le parole che usa. La locuzione latina ad interim significa “per ora” (interim significa “frattanto”, “nel frattempo”). È utilizzata per indicare che una determinata funzione o carica è assunta provvisoriamente da una persona, nell’attesa della nomina di un titolare».
«La funzione di direttore ad interim – aggiunge il medico – comprende le attività di natura gestionale-organizzativa ma, soprattutto, quelle di natura professionale. Mi vorrebbe spiegare l’attinenza della specialità di Anatomia patologica con la Genetica medica? O forse lei è un teorico della reincarnazione per cui ritiene che chi si occupa, per specialità, dei morti possa interessarsi, propedeuticamente, di vita prenatale? Ha mai visto un direttore di orchestra assegnare il ruolo, ad interim, di un suonatore di violoncello ad un suonatore di trombone? Eppure lei lo ha fatto non preoccupandosi minimamente delle conseguenze sul piano assistenziale e sul piano medico legale che possono derivare all’azienda da questa oscena scelta».
«L’atto gestionale più naturale e semplice – continua Scaffidi –, direi dovuto in senso scientifico e medico legale, avrebbe dovuto essere quello di assegnare l’interim delle due unità operative al direttore dell’Uoc “Patologia Clinica” non fosse altro perché egli aveva già encomiabilmente diretto le stesse (la Genetica Medica fino alla data della delibera in oggetto e la Microbiologia fino al 20 settembre 2016 quando fu illecitamente rimosso con semplice nota del direttore sanitario aziendale senza alcuna valutazione, in violazione delle norme di legge che regolano affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali e, perfino, in presenza di un contratto stipulato fra le parti nel 2014 a validità di anni cinque). Invece lei continua a gestire l’Azienda come fosse cosa sua senza minimamente alcun interesse per la corretta tutela della salute dei cittadini e con favoritismi ed ostracismi personali non degni di un ruolo così importante».
«La Procura della Repubblica di Reggio Calabria – sostiene il segretario aziendale dell’Anaao-Assomed – ha già certificato la sua inesperienza in materia amministrativa. Con la delibera in oggetto e per quanto finora rappresentato lei evidenzia anche una scarsa competenza in ambito scientifico e medico legale. Non sarebbe opportuno che lei si dimetta e vada a fare molti corsi di aggiornamento o che chi l’ha nominata provvedesse d’urgenza alla sua rimozione?». 
«In conclusione – completa la reprimenda Scaffidi – la invito ad assegnare l’interim della Uoc “Microbiologia e Virologia” e dell’Uo “Genetica medica” a soggetti professionalmente in grado di garantire la qualità dell’attività. Tra l’altro non capisco come il capo dipartimento “Servizi” possa accettare tranquillamente una così grave responsabilità esulando completamente dalle sue competenze specialistiche sia l’attività di Microbiologia che quella di Genetica». L’invito è a «ristabilire il giusto ordine delle cose», altrimenti la vicenda sarà portata all’attenzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria: E questa volta non si tratta di esperienza amministrativa ma di esperienza propria del suo ruolo professionale, fermo restando che gli atti di un direttore generale racchiudono – a mio sommesso parere – responsabilità derivanti contemporaneamente ed inscindibilmente da tutti i profili e versanti necessari alla conduzione dell’incarico di direttore generale di una Azienda ospedaliera».

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