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La diagnosi di Scarpelli: «L’Annunziata gode di ottima salute»

COSENZA «L’Annunziata non è al “collasso” e ne tanto meno “sta morendo”, ma gode di ottima salute». È questa la “diagnosi” che fa il direttore del dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale di Cose…

Pubblicato il: 11/07/2017 – 9:48
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La diagnosi di Scarpelli: «L’Annunziata gode di ottima salute»

COSENZA «L’Annunziata non è al “collasso” e ne tanto meno “sta morendo”, ma gode di ottima salute». È questa la “diagnosi” che fa il direttore del dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, in risposta ad un comunicato dell’Ipasvi in cui il presidente Sposato lanciava l’allarme di un sistema oramai al collasso. «Si ergono a difensori e paladini delle nostre strutture e invece non fanno altro che alimentare il clima di sfiducia e di cattiva immagine che rende i cittadini sempre più disorientati e prevenuti nei confronti degli operati sanitari», afferma Scarpelli che passa poi in rassegne le eccellenze del reparto di cui è dirigente ma in generale del nosocomio cosentino. 
«Grazie all’impegno, alla volontà ed alla razionale programmazione  di questa amministrazione con il direttore generale Achille Gentile, il direttore sanitario Mario Veltri e il direttore amministrativo Sergio Diego sono state completate, dopo decenni – spiega -, le procedure di stabilizzazioni e sono stati assunti diversi infermieri, oss e dirigenti medici di varie unità operative. Inoltre si sta completando l’acquisto di nuove attrezzature di elevata tecnologia e finalmente sono in fase avanzata i lavori di ristrutturazione del nuovo Mariano Santo e di tutto lo stabile dell’Annunziata con le nuove sale operatorie ed i nuovi reparti che determineranno certamente un miglioramento della qualità delle prestazioni. Il continuare a diffondere notizie negative e strumentali non fa altro che mortificare tutti gli operatori sanitari che con tanto sacrificio, professionalità ed impegno, pur nelle oggettive difficoltà strutturali e logistiche, riescono a dare risposte di qualità. È sempre più elevato il numero di cittadini che viene accettato nell’Annunziata proveniente da tutta la regione Calabria sia perché è venuto meno il filtro degli ospedali Spoke in evidente difficoltà e sia perché diverse prestazioni sanitarie altamente specialistiche vengono effettuate solo a Cosenza ed in nessun altro ospedale della regione Calabria. Dobbiamo tutti insieme operatori sanitari, istituzioni, organizzazioni sociali e cittadini impegnarci nel difendere questo importante “Baluardo di sanità che funziona” al fine di ricostruire un clima di fiducia e di credibilità ed eliminare tutti i pregiudizi con cui i pazienti si rivolgono nel momento del bisogno alle nostre strutture sanitarie».
«Tra le tante attività e prestazioni offerte dall’ospedale di Cosenza è il caso di sottolineare le eccellenti prestazioni del dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.Infatti – prosegue Scarpelli – il direttore dell’Uoc Ostetricia e Ginecologia Michele Morelli ha effettuato in pochissimi mesi più di 100 interventi per gravi patologie tumorali ginecologiche che sicuramente sarebbero state causa di migrazione sanitaria fuori Regione. La dottoressa Aceti direttore dell’Uoc Chirurgia pediatrica ha effettuato in questi giorni importanti Interventi Chirurgici per Gravi Patologie Malformative Neonatali Congenite, quali malformazioni ano-rettali complesse e malformazioni epato-biliari di neonati provenienti da Reggio Calabria, Lamezia Terme e Vibo Valentia e che non eseguendosi questo tipo di interventi in altri ospedali della Calabria, sarebbero sicuramente stati trasferiti in ospedali di altre Regioni».
«Grande plauso da parte del presidente della società italiana di Neonatologia Stronati per aver definitivamente avviato nella Provincia di Cosenza il servizio di trasporto in Emergenza del neonato (Sten) che ha permesso – aggiunge il direttore – negli ultimi giorni di salvare la vita a due neonati gemelli di 1 chilo di peso e nati improvvisamente nell’ospedale di Corigliano quindi assistiti e trasferiti a Cosenza con l’unica ambulanza presente in Italia dotata di due termoculle da parte dell’equipe di medici ed infermieri della Neonatologia di Cosenza. Inoltre Stronati ha apprezzato che sia stata recepita la sua proposta di concentrare i posti di Terapia intensiva pediatrica in Calabria in un unico Ospedale e per come previsto dal Dca n° 89 del 15 giugno 2017 assegnati all’Ospedale di Cosenza». «Esprimo duqnue – conclude Scarpelli – particolare soddisfazione per i risultati raggiunti nell’ambito del dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda ospedaliera di Cosenza in termini di Prestazioni sanitarie offerte e risoluzione di gravi problematiche neonatali.I risultati sono stati ottenuti grazie ad un importante lavoro sinergico di equipe svolto in stretta collaborazione tra tutte le Unità operative dello stesso dipartimento».

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