CATANZARO Un concerto memorabile, di impressionante virtuosismo tecnico e creatività artistica, un’evocazione poetica e sfavillante insieme di tanti mondi e stili oltre oceano e il magnetismo potente tipico dei grandi che ha letteralmente catturato tutti: ecco Chucho Valdès e Gonzalo Rubalcaba a Scolacium ieri sera per Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.
Il pubblico del Festival, rapito come poche volte si vede nelle sale da concerto, ha vissuto oltre due ore di inaudita empatia con l’arte e la storia, quella dei due massimi esponenti del jazz afro-cubano e non solo e quella delle luci di Scolacium le cui pietre millenarie, animate da nuova linfa vitale, sembravano vivere e raccontarsi in un dialogo inondante e grandioso: ecco quella valorizzazione di cui tanto si parla, quella auspicata dallo Stato, peraltro proprietario del parco Scolacium, quella tanto desiderata dagli operatori della cultura e del turismo, e quella tanto attesa da ogni pubblico.
Due sole date in Italia, Armonie d’arte festival e Umbria Jazz, per lanciare in anteprima il nuovo progetto Trance che girerà il mondo in autunno e che rappresenta una straordinaria sfida culturale di condivisione tra due grandi artisti con radici comuni ma anche con formazione e storie diverse : ecco come il Festival è in grado di sviluppare un reale percorso di internazionalizzazione che lo colloca ormai tra le più interessanti realtà italiane e non solo, peraltro rappresentando con positiva la terra di Calabria nei grandi circuiti culturali mondiali.
D’altra parte Valdès e Rubalcaba, maestro ed allievo, rappresentano bene anche il paradigma emblematico del rapporto dialettico che quest’anno ispira tutta la programmazione di Armonie d’Arte Festival intitolata Duets, “Il dialogo è il sommo bene” (Socrate).
E nel segno del dialogo, forti ma anche intimissime sono state le connessioni tra mondi musicali passati e presenti, sempre con quell’eleganza che solo la naturalezza di chi è portatore di arte ai più alti livelli riesce ad esprimere: rielaborazione jazz di autori classici come Chopin e di fonti popolari della tradizione latina che, lontanissimo dal mondo un po’ folk a cui si pensa quando si parla di linguaggio cubano caraibico, diventa raffinatissima esperienza emotiva ed intellettuale.
Le parole di Gonzalo Rubalcaba e Chucho Valdes hanno innalzato alla perfezione, per intensità, significato e visione, una serata già magica:
«Ad un certo punto del concerto – ha affermato Rubalcaba subito dopo lo spettacolo – mi sono sentito veramente molto emozionato, ho percepito fondersi l’energia di questo splendido luogo, l’energia del pubblico che ha dimostrato una grande capacità di attenzione e empatia come non mi era mai capitato in Italia, con la mia energia creativa: davvero emozionante. Non avevo mai provato qualcosa di simile. Questo luogo è davvero magico, incredibile che forse non sia conosciuto nel resto del mondo come meriterebbe. Io ringrazio gli organizzatori profondamente per avermi invitato qui, un privilegio! Per realizzare qualcosa di così bello in un luogo così speciale, si deve compiere un grande lavoro al quale contribuiscono tanti fattori e tante persone. Grazie Spero di avere altre possibilità di tornare a Scolacium».
Chiara Giordano commentando la straordinaria serata ha affermato: «Momenti di tale intensità e valore artistico danno a tutti noi la forza, fra difficoltà inenarrabili, per proseguire nel nostro intento di presidiare questo luogo come un tempio, e alimentare la grande arte che lo fa rivivere come in un rituale sacro della cultura, propiziatorio per questa terra e chi la vive. Non cedere alle sirene dello spettacolo commerciale e continuare a tenere alto il vessillo della cultura è per noi un’esigenza etica, avvertita oggi più di prima, in un mondo di antichi e nuovi muri. Per questo continuo a ripetere come un mantra, a voi, il nostro pubblico, che siete la nostra linfa, di continuare a seguirci con la stessa intensità con la quale questa sera avete partecipato a questo memorabile concerto. Grazie».
Appuntamento dunque alla prossima e imminente data del cartellone, l’unica dedicata al balletto ma soprattutto sezione del Festival dedicata alle risorse artistiche del territorio ed ai giovani: venerdì 21 luglio alle 22, “In due”, per il Focus Giallo – Divertissement & Ars, la Compagnia Giovanni Calabrò con le coreografie dello stesso Calabrò e di Alessio Di Stefano, produzione originale di Armonie d’Arte Festival. Sarà un altro spettacolo davvero particolare ed emozionante perché proporrà l’insolito dialogo tra i colori, una storia di attrazione e resistenze, con mille sfumature di incontro e che darà vita ad un tripudio brillante ed ironico come l’energia positiva dei giovani sa trasmettere: una contagiosa esplosione di gioia per la vita.
Come sempre ogni dettaglio e i Il programma completo del Festival, che si conclude il 27 agosto con David Garret, passando per Hiromy ed Edmar Castaneda il 29 luglio, la Carmen originale di Bizet il 4 agosto, l’evento speciale dedicato a Natuzza con Alessandro Preziosi il 25 luglio, e molto altro ancora, è sul portale www.armoniedarte.com con tutte le informazioni sulle date in costante aggiornamento. Ticketing sul circuito sicuro di www.geticket.it, sia on line che nei punti vendita autorizzati.
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