COSENZA «In merito ai temi da trattare nel consiglio comunale di domani, in particolare sulle questioni del Bilancio, emergono alcuni dati che confermano le nostre preoccupazioni rispetto alla necessità di avere un quadro chiaro della situazione finanziaria del Comune di Cosenza. La decisione di aumentare il Fondo crediti di dubbia esigibilità di ulteriori 11.541.281,67 euro nel Bilancio di previsione del 2017, cifra da sommare a quella già accantonata in precedenza di 64.565.783,52 euro, è la dimostrazione dell’impossibilità di incassare i crediti iscritti in Bilancio che rischiano di gravare sulle tasche dei cosentini». È quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della coalizione “La Grande Cosenza”.
«Non serve un artificio contabile – sostiene Guccione – per nascondere il rischio di un vero e proprio buco finanziario nel Bilancio della città di Cosenza. Desta grande preoccupazione il risultato del Bilancio dell’Amaco del 2016, con una perdita di 1.582.632,00 euro che potrebbe portare la società partecipata (di totale proprietà del Comune di Cosenza) al fallimento. Non vorremmo che su tale performance fortemente negativa dell’azienda Amaco abbia influito un fattore da non sottovalutare: il 2016 è stato l’anno delle elezioni amministrative del Comune di Cosenza dove sono prevalse nella gestione dell’azienda politiche clientelari e appetiti elettorali che hanno determinato una perdita di oltre un milione e 500mila euro da parte della stessa Amaco».
«La stessa azienda – continua Guccione – oggi paga scelte sbagliate e lontane dal rilancio e da una gestione corretta nell’interesse dei cittadini. Addirittura oggi si verifica che 32 autobus rotti da tempo, che necessitano di oltre 300mila euro di lavori di manutenzione per la riammissione in servizio, non sono a disposizione dei cittadini per mancanza di risorse e fondi per la loro sistemazione. E per quanto riguarda il 2017, a 7/12 impegnati sul Bilancio dell’Amaco, la tendenza dei conti va nella direzione di un’ulteriore e cospicua perdita con un sicuro fallimento. O si inverte la rotta sull’Amaco o lo stesso Bilancio comunale potrà essere pesantemente condizionato, proprio perché Palazzo dei Bruzi è il socio unico di questa importante partecipata».
«È veramente un banale artificio prevedere in entrata un conto capitale (alienazione dei beni materiali) in aumento da 11.015.350 euro a 12.005.350 pari a un incremento rispetto al passato di 990mila euro. Inoltre, alla data del 19/07/2017, su una previsione di oltre 11 milioni per la vendita degli immobili comunali è stata riscossa la cifra “astronomica” di 52.841,41 euro. Come si fa ad aumentare – si chiede Guccione – una previsione di entrata quando in sette mesi si è riscosso meno del 5 %?».
«La cosa più eclatante è che nel programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019 è prevista la realizzazione di 29 opere pubbliche ponendo a base di finanziamento i ricavi derivanti dalla vendita degli immobili comunali. È evidente a tutti – conclude il coordinatore de “La Grande Cosenza “ – che queste opere avranno “forse” qualche difficoltà ad essere finanziate e realizzate. Siamo consapevoli quanto è difficile amministrare la cosa pubblica e di come molte volte si è costretti a ricorrere alla finanza creativa. Ma credo che a Cosenza debbano essere fatte correzioni di fondo in termini di Bilancio e finanza per impedire che a pagarne le conseguenze siano i cittadini».
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