REGGIO CALABRIA Per Falcomatà la faccenda non è chiusa, tutt’altro. Il sindaco di Reggio ha inviato un esposto top secret alla segreteria e alla commissione nazionale di garanzia del Pd. Oggetto: un intervento urgente del partito dopo la dura presa di posizione dell’ex assessore ai Lavori pubblici – e neo componente della segreteria nazionale – Angela Marcianò, che in un lunghissimo post su Facebook ha imputato all’amministrazione comunale numerosi illeciti amministrativi, puntando l’accento su «situazioni torbide interne» ed evidenziando la condotta di «postulanti, più o meno presentabili, tutti in affanno per chiedere favori, commesse e provvidenze discutibilmente legittime, benefici che evidentemente erano stati loro promessi». Falcomatà, dopo aver a sua volta replicato con un post altrettanto lungo, ha deciso di interessare anche l’organo di garanzia del Pd, a cui ha chiesto «di intervenire su quanto accaduto in città». Per il sindaco si tratta di una «questione politica e morale: si può far finta di nulla dinnanzi al fatto dirompente che un membro della segreteria nazionale muova accuse così pesanti a un sindaco del suo stesso partito?».
Il sindaco invoca insomma un’azione decisa della commissione che regola i rapporti interni al Pd. E lo fa malgrado, solo pochi giorni fa, sia il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini, sia il ministro Delrio, abbiano elogiato il lavoro svolto da Marcianò in qualità di assessore ai Lavori pubblici di Reggio. Lo stesso Matteo Renzi, ieri a Diamante per la presentazione del suo libro, “Avanti”, ha detto di essere «desideroso di lavorare con Angela Marcianò a livello nazionale», non senza sottolineare la decisione di Falcomatà di estrometterla dalla giunta: «È una sua scelta e ognuno è responsabile di quello che fa».
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