CATANZARO «Renzi la battezzò a dicembre, Gentiloni la inaugurò qualche mese addietro, l’Anas le cambiò addirittura nome, trasformando la vecchia Salerno-Reggio Calabria nella A2 “Autostrada del Mediterraneo”. Eppure il tratto calabrese, nonostante i proclami ed i tagli di nastri, continua a non essere a norma».
Questo è quanto denuncia il Codacons che documenta larghi tratti del tutto privi della corsia di emergenza. «Quando le auto escono dalle piazzole di sosta debbono badare a non farsi speronare dalle vetture in marcia – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – inoltre le corsie sono strette, di notte si è abbagliati da chi procede nella direzione opposta, poiché in larghi tratti le siepi spartitraffico sono inesistenti. A ciò si aggiunge come le barriere laterali hanno dimensioni “mignon”. I guard-rail ridotti – prosegue il Codacons – comportano una minore resistenza a contenere gli urti, in special modo quelli degli autoarticolati. Ma questa è una incredibile decisione avallata dal governo che finisce per tramutarsi in un regalo per l’Anas, atteso che i nuovi guard-rail costano fino al 40% in meno, a scapito della sicurezza dei cittadini».
L’associazione dei consumatori fornisce anche una serie di foto che ritraggono le barriere nel tratto di Frascineto, «ma la situazione, purtroppo, riguarda tutto il tratto calabrese. Continuiamo a chiedere alla magistratura – conclude la nota del Codacons – di verificare chi ha collaudato quest’opera, in parte sotto sequestro, in parte non a norma, quasi sempre pericolosa. Anche perché i calabresi non hanno l’anello al naso e sentire, attraverso costosissimi spot pubblicitari, che abbiamo “una delle autostrade più moderne d’Italia e d’Europa” diventa intollerabile».
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