«Scateneremo una protesta civile a oltranza, se coi loro giochi il ministro Lorenzin e il governatore Oliverio bloccheranno ancora le assunzioni di personale sanitario in Calabria». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, capogruppo in commissione Sanità. «Siamo stati gli unici – prosegue la parlamentare – a denunciare alle Procure i loro balletti, perché gli ospedali calabresi scoppiano, medici, infermieri e altri sanitari sono carichi di lavoro, non è affatto garantita la sicurezza delle cure e i malati sono costretti ad attese e pene disumane». «Lorenzin, Oliverio e apparati – incalza la parlamentare 5stelle – devono risponderne ai calabresi. Non c’è alcuna giustificazione per questo incosciente e indegno teatro, cui partecipano i ministeri vigilanti, credendo di poter agire come vogliono». «Né si può tacere – afferma la deputata – sul ruolo del dg della Programmazione sanitaria nazionale, Andrea Urbani, per mesi anche sub-commissario per il Piano di rientro, che nella verifica a Roma ha visto un aumento pazzesco dei debiti». «Tutti sanno – ammonisce la parlamentare – che la sanità si fa col personale, e non con le illusioni dei nuovi ospedali e dell’integrazione tra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini. In Calabria il numero degli ospedalieri è ben al di sotto di quanto richiede la legge». «C’è un documento, firmato dal commissario Massimo Scura e dallo stesso Urbani, in cui – conclude Nesci – è certificato il fabbisogno di almeno 1.298 figure professionali. Non si può continuare impunemente a gabbare i calabresi, rinviando le assunzioni necessarie con menzogne che nascondono gli appetiti della maggioranza a un passo dalle prossime politiche».
x
x